Il New York Times fa causa alla Commissione europea per non aver diffuso i messaggi che si sono scambiati la presidente Ursula von der Leyen e il Ceo di Pfizer, Albert Bourla, circa le forniture di vaccini contro il Coronavirus. Come riporta “Politico”, quotidiano a stelle e strisce, secondo il Times “la Commissione ha l’obbligo legale di rendere pubblici i messaggi, che potrebbero contenere informazioni sugli accordi per l’acquisto di dosi di vaccino Covid-19 per miliardi di euro”. E poi, un’ulteriore anticipazione: “Il caso verrà discusso davanti alla Corte di giustizia europea, sulla base delle conferme di 2 persone informate dei fatti“.
Quella di “Politico” è l’unica fonte relativa alla vicenda, in quanto, per ora, il New York Times ha inteso non commentare le ragioni per le quali vuole intraprendere la battaglia legale contro la Commissione europea e von der Leyen. Comportamento analogo da parte dell’esecutivo Ue. (aggiornamento di Alessandro Nidi)
New York Times fa causa a von der Leyen: il caso
Il caso von der Leyen sull’acquisto di vaccini Covid e la trattativa “segreta” con il CEO di Pfizer era iniziato già a gennaio 2022, quando era partita la prima indagine. Il giornalista tedesco del sito netzpolitik.org, Alexander Fanta, denunciò il fatto di non aver avuto accesso ai messaggi della commissione UE sulle procedure di negoziato per l’acquisto vaccini. Ormai da un anno la commissione trasparenza dell’Unione europea sostiene che lo scambio di messaggi, pur se parte di un’importante trattativa che coinvolgeva una spesa di miliardi di euro per le dosi di vaccino, sia Pfizer/Biontech che AstraZeneca, è stato cancellato in maniera del tutto legittima, perché “di natura effimera“, e quindi la commissione non prevede l’archiviazione di questo tipo di documenti.
Ursula von der Leyen è stata coinvolta personalmente in questo scandalo, quando, per guidare le trattative sui prezzi e il numero di dosi da acquistare, inviò numerosi sms, che non sono mai stati resi pubblici, ma che proverebbero il fatto di aver pagato di più, decidendo di sostituire parte delle dosi previste che dovevano essere fornite da AstraZeneca con quelle Pfizer. Ne è seguita anche una denuncia che è ancora in corso da parte del procuratore Ue, che potrebbe portare anche a un eventuale atto di dimissioni da parte della von der Leyen.
New York Times contro von der Leyen: “Negata la libertà di informazione”
Il quotidiano New York Times nel 2021 aveva già reso pubblico il fatto che il contratto tra commissione UE e Pfizer presentasse vari punti oscuri. Infatti, era stato richiesto formalmente alla commissione di svelare tutta la procedura della trattativa di negoziato, pubblicando gli sms privati tra Ursula von der Leyen e Albert Bourla, amministratore di Pfizer. Non avendo mai avuto la possibilità di accedere ai messaggi, la vicenda tra Ue e New York Times si è conclusa con una causa legale, alla quale farà seguito una spiegazione sull’oggetto del contenzioso che attualmente non è stato rivelato con esattezza, ma che sicuramente riguarda questa vicenda.
Infatti, il quotidiano americano ha dichiarato a “Politico” che, in nome di una trasparenza su atti pubblici, nei quali sono coinvolte enormi uscite di denaro, spese per la sicurezza e la salute dei cittadini, occorre fare chiarezza nel modo più assoluto. Secondo il New York Times, è inammissibile che i giornalisti non possano avere accesso a trattative riguardo l’acquisto dei vaccini per capire in che modo sono stati stabiliti numero di dosi e prezzi. Dall’ufficio stampa hanno inoltre aggiunto che “il Times presenta molte richieste riguardo la libertà di informazione e mantiene un registro attivo. Al momento non possiamo commentare l’oggetto di questa causa”.