Francesco Vaia, direttore dell’Istituto Spallanzani di Roma, ai microfoni del Tg4, ha recentemente proposto di estendere l’obbligo vaccinale (attualmente in vigore soltanto per operatori sanitari, scolastici e forze dell’ordine) anche ai giornalisti, una delle categorie di lavoratori più a rischio in quanto operano sul territorio, spesso a stretto contatto con diverse persone. Un’idea che non ha trovato opposizione da parte delle associazioni di rappresentanza, ovvero la Federazione nazionale della stampa Italiana (Fnsi) e l’Ordine dei Giornalisti (Odg).
“Personalmente sono assolutamente favorevole. Più si estende l’obbligo vaccinale, meglio è. Come lavoratori noi siamo fra i più esposti, abbiamo lavorato per tutto il periodo del lockdown, siamo anche andati nelle ‘zone rosse’, ci sono inviati all’estero”. A dirlo, in un’intervista ad Adnkronos, è stato Raffaele Lorusso, segretario generale della Fnsi. L’idea di quest’ultimo, ad ogni modo, sarebbe quella di istituire la misura all’intera popolazione, senza differenze di categorie.
Obbligo vaccinale per giornalisti. Verna (pres. Odg): “Non solo, va esteso a tutti”
Ad esprimersi in merito all’ipotesi dell’obbligo vaccinale per i giornalisti è stato anche Carlo Verna, presidente dell’Odg. Il numero uno della categoria, intervenuto ai microfoni dell’Adnkronos, è della medesima idea di Raffaele Lorusso. “Se si ritiene che i giornalisti debbano rientrare nelle categorie obbligatoriamente sottoposte alla vaccinazione, non ho nessun elemento di contrarietà. Anche noi abbiamo contatti con le persone, che avviciniamo così come le avvicina un poliziotto o un professore e così via, dunque occorre dare anche delle garanzie”, ha sottolineato.
Allo stesso modo, tuttavia, ritiene che sia ormai divenuto necessario estendere l’obbligo vaccinale alla totalità della popolazione. “Tutti gli italiani dovrebbero essere obbligati a vaccinarsi, la Costituzione lo consente. Ci dobbiamo liberare di questo virus. Non si tratta, dunque, di estenderlo solo ai giornalisti, ma vorrei che la valutazione fosse fatta per tutte le categorie, non solo ‘in aggiunta’ per i giornalisti”, ha concluso.