Il Ministro Orazio Schillaci ha recentemente, sulle pagine del Messaggero, parlato dell’emergenza caldo che è stata annunciata per i prossimi giorni, che temperature che potrebbero raggiungere e superare i 40 gradi. “Seguiamo la situazione ora per ora”, spiega il Ministro della salute, sottolineando che “vanno scoraggiati, nelle ore più calde, i grandi affollamento in località all’aperto con temperature particolarmente alte”.
“Le ondate di calore sono un fenomeno ormai frequente da tanti anni”, sostiene il ministro Orazio Schillaci, “sia le Asl sia le strutture ospedaliere sono attive da tempo per fronteggiare l’emergenza”. Importante, però, rimane la prevenzione, che non costa nulla e può far evitare dei grossi problemi, tanto alle persone, quanto ai reparti ospedalieri. “Dal caldo eccessivo estivo”, spiega, “ci si protegge in maniera importante bevendo tanta acqua, privilegiando una dieta con verdura e frutta fresca, evitando i cibi grassi e gli eccessi di alcol. Su questo abbiamo emesso, un decalogo con delle norme che aiutano a combattere l’afa”. In merito al caldo, infatti, secondo il ministro Orazio Schillaci “va data un’attenzione particolare ai più fragili, agli anziani e ai bambini”.
Orazio Schillaci: “Si eviti l’assalto degli ospedali”
Insomma, secondo Orazio Schillaci la cosa più importante di cui tenere conto contro il caldo estremo è la prevenzione, che può salvare delle vite con pochi e semplici gesti. Inoltre, spiega che seppur “nei pronto soccorso sono preparati”, la cosa migliore “è andare quando ci sono sintomi importanti che necessitano di un intervento urgente. Per tutti gli altri sintomi, bisogna evitare di affollare i pronto soccorso, meglio rivolgersi al medico di famiglia. In questo modo evitiamo l’intasamento dei reparti“.
Secondo il Ministro Orazio Schillaci, inoltre, non c’è neppure il rischio che i medici di base vadano in ferie, perché “si organizzano, assicurando il turnover con dei sostituti temporanei. Certo, lo sappiamo, anche i medici di famiglia hanno difficoltà da affrontare causate da fattori per i quali le cause sono legate al passato” ma non per questo abbandoneranno i loro assistiti nel periodo estivo. “L’anno scorso”, conclude il Ministro Orazio Schillaci, “le temperature alte cominciarono molto prima, già a metà maggio, e proseguirono per un periodo di tempo molto più lungo: ci furono quasi tre mesi di caldo terribile. In questo caso l’allerta arriva a metà luglio” e secondo lui è difficile che supereremo il triste primato delle 61mila vittime in tutta Europa causate dal caldo nel 2022.