Orazio Schillaci, il Ministro della Salute del Governo Meloni che prende il posto di Speranza
Orazio Schillaci è il nuovo Ministro della Salute del Governo di Giorgia Meloni: la scelta è ricaduta su una figura prettamente tecnica, dato che non aveva mai assunto ruoli politici. A partire dal 2020, con l’avvento della pandemia di Covid-19, era stato inserito dal ministro uscente Roberto Speranza tra i membri del Comitato Scientifico dell’Istituto Superiore di Sanità ed aveva per questo motivo lavorato a fianco del presidente Silvio Brusaferro. Da novembre 2019, inoltre, è Rettore dell’Università di Roma “Tor Vergata”.
La sua carriera ha comunque radici lontane. Romano classe ’66, Orazio Schillaci si è laureato nel 1990 in e quattro anni dopo si è è specializzato in Medicina nucleare all’Università La Sapienza di Roma. Nel 2000 ha conseguito il titolo di Dottorato in “Imaging funzionale radioisotopico”. Nel 2001 è diventato direttore della UOC di Medicina Nucleare del Policlinico Tor Vergata. È proprio di questa materia che dal 2007 è Professore Ordinario sia nel corso di laurea in Medicina e Chirurgia che nel corso di laurea in TRM (Tecniche di radiologia medica). Intanto, nel 2009, Orazio Schillaci, ha espanso i suoi orizzonti specializzandosi anche in Radiodiagnostica. Dal 2013 è stato preside della Facoltà di Medicine e Chirurgia.
Orazio Schillaci, chi è nuovo Ministro della Salute: il “tecnico” dal curriculum illustre
Il curriculum di Orazio Schillaci, il nuovo Ministro della Salute del Governo di Giorgia Meloni, è insomma piuttosto illustre. Oltre a lavorare nell’Istituto Superiore di Sanità durante la pandemia di Covid-19, è stato anche componente di Commissioni Sanitarie per la Regione Lazio e per il Ministero della Salute, nonché responsabile di progetti di ricerca nazionali ed internazionali, ammessi al finanziamento sulla base di bandi competitivi, tra i quali Horizon 2020 della Unione Europea.
Durante il suo mandato di rettorato stesso per l’Università di Roma “Tor Vergata”, Orazio Schilaci aveva deciso di puntare “sulla qualità e l’internazionalizzazione della ricerca, anche industriale”, ottenendo ottimi risultati. Per quanto riguarda le pubblicazioni scientifiche, nel corso della sua carriera accademica, Orazio Schilaci è stato autore di oltre 220 articoli su riviste incluse in PubMed, con più di 4700 citazioni. Inoltre è revisore di oltre 50 interviste internazionali.