Seggi chiusi dale 15 nei ballottaggi per le elezioni amministrative. Cinque province e sette Comuni capoluogo sapranno fra qualche ora da quale coalizione saranno governati. Le province sono Asti, Massa-Carrara, Roma, Foggia, Catanzaro; i comuni capoluogo Sondrio, Vicenza, Massa, Pisa, Roma, Viterbo, Udine. Ieri, nella prima giornata, affluenze in forte calo in tutta Italia. Secondo i dati diffusi dal ministero dell’Interno, alle 22 si erano recati alle urne per il secondo turno delle comunali il 46,258% degli aventi diritto contro il 58,744% del primo turno. Una flessione di circa 12 punti e mezzo. In primo piano nella giornata di oggi c’è la competizione a Roma, per le poltrone di presidente della Provincia (in campo Alfredo Antoniozzi del Pdl e Nicola Zingaretti del Pd) e di sindaco della capitale, per la quale si sfidano Francesco Rutelli del Pd e Gianni Alemanno del Pdl. Lo spoglio ai ballottaggi è piuttosto rapido, essendo in gioco solo due candidati per ciascuna competizione, i risultati inizieranno ad affluire secondo le previsioni già nel corso del pomeriggio, ma a Roma verranno contate prima le schede delle provinciali poi quelle per il Campidoglio. Alemanno è già presente nella sede del suo comitato elettorale, Rutelli ha fatto un saluto in mattinata ai suoi collaboratori e seguaci ed è atteso a sua volta nel pomeriggio presso la sede del suo comitato.



Ore 22 calo dell’affluenza – L’affluenza alle urne per i ballottaggi nelle elezioni provinciali è stata del 39,8% degli elettori contro il 56,5% del primo turno, nelle elezioni comunali si registra un’affluenza del 46,2% contro il 58,7%, mentre il ballottaggio al comune di Roma ha visto partecipare al voto il 47% degli aventi diritto contro il 57,1% del primo turno.



I dati delle 19:00 – Affluenza in forte calo. Alle 19:00, per le comunali ha votato circa il 34% degli aventi diritto (al primo turno erano quasi il 45%), per le provinciali quasi il 29% (42% circa due settimane fa).

I dati delle 12:00 – Alle provinciali ha votato il 10,27% degli aventi diritto (contro il 14,1% del primo turno); alle comunali il 12,34% (contro il 15,1%). A Roma, al ballottaggio per il sindaco, ha votato il 12,5 per cento. Al primo turno la percentuale era stata del 14,6%.

Il faccia a faccia conclusivo – L’ultima sfida fra Rutelli e Alemanno si è tenuta nel corso del programma Matrix. Il candidato del centrosinistra ha sfoggiato le immagini dei cantieri aperti per le nuove stazioni della metro. «Tutte stanziate grazie ai fondi del governo Berlusconi», risponde subito Alemanno che mostra un quotidiano del 94′ con le promesse dell’allora sindaco Rutelli. «Siamo di fronte ad un fallimento storico – ha aggiunto il candidato del Pdl – nel 93′ si prometteva di correggere i grandi squilibri ma in quindici anni non ci sono stati cambiamenti. Il buonismo Veltroniano ha creato solo meno contrapposizione ideologica, a parte quest’ultima fase di campagna elettorale. Il buonismo, tolleranza penosa e ipocrita ha generato l’idea che si può venire a Roma e fare ciò che gli pare». Rutelli ha subito replicato: «non mi pare il caso che tu faccia la vittima, se vedi gli sms che sono girati in città».



L’ultimo giorno di campagna elettorale – Divisi sulle valutazioni sul 25 aprile, con un Alemanno ad auspicare che divenga festa di tutti e un Rutelli a ribadire che si tratta di celebrazione da condividere ma con ben chiare le responsabilità delle parti in causa, i due candidati hanno messo in agenda diversi appuntamenti in vari angoli della città. Alemanno ha puntato tutto sul sociale, programmando visite in alcuni centri e istituzioni impegnate nell’assistenza (tra cui il centro Aiuto alla Vita, un servizio per le situazioni di maternità e paternità difficile; il quartiere di Tor Bella Monaca e il ricovero dei senza fissa dimora gestito da padre Sebastian) perché, ha spiegato, «credo che il sociale debba essere la frontiera più avanzata che un Comune può raggiungere». Alemanno ha parlato soprattutto di sussidiarietà «un principio con cui si riescono a valorizzare tutte le realtà che nascono nel territorio, tanto le associazioni quanto le famiglie».
Rutelli ha partecipato anche a Uno Mattina e nell’occasione ha preso l’impegno a ridurre le multe comminate dai vigili urbani che, anche a detta del suo sfidante, vengono staccate in numero eccessivo. Rutelli vede negli agenti della polizia municipale piuttosto un elemento di forza sul fronte dell’ordine pubblico da affiancare a polizia, carabinieri e guardia di finanza per ottenere in particolare due obiettivi: «Contrastare l’abusivismo commerciale e – appunto – un bel po’ di multe in meno».

Il voto nel resto d’Italia – Anche se la sfida per il comune di Roma è la più significativa, il ritorno alle ure interessa quasi sei milioni di elettori. Si svolgeranno infatti i ballottaggi per 5 province (Asti, Catanzaro, Foggia, Massa Carrara e Roma) e 44 comuni, tra cui 7 capoluoghi di provincia (Roma, Massa Carrara, Pisa, Sondrio, Udine, Vicenza, Viterbo). In particolare sono 5.716.839, di cui 2.732.867 maschi e 2.983.972 femmine, gli elettori impegnati, a cui bisogna aggiungere i circa 80 mila elettori, di cui 37 mila maschi e 43 mila femmine, che voteranno al ballottaggio per il comune di Udine. In totale, le sezioni elettorali coinvolte sono 6.666. Le operazioni di voto si svolgeranno per tutti dalle 8 alle 22 della domenica e dalle 7 alle 15 del lunedì, mentre lo scrutinio avrà inizio al termine delle operazioni di voto.