Il consiglio dei ministri che si è tenuto ieri a Napoli ha dato i primi segnali concreti sulla politica economica del governo. Non solo l’alleggerimento fiscale annunciato su Ici e straordinari, ma anche un accordo con le banche per rinegoziare i mutui. Silvio Berlusconi ha sottolineato di voler «porre rimedio alla perdita del potere d’acquisto dei redditi degli italiani». Il ministro dell’Economia Giulio Tremonti ha chiarito che «non si tratta di un “miracolo” ma sicuramente di un “sollievo”. Togliamo l’angoscia alle famiglie».
Per l’Ici sembrano non esserci sostanziali novità rispetto a quanto già annunciato (cancellazione dalla tassa sulla prima casa, trasferimenti ai Comuni del gettito che viene meno, esclusione delle ville e case di lusso), qualche dettaglio in più arriva invece sulla detassazione degli straordinari che riguarderà i lavoratori del settore privato. Il pacchetto di ieri, tra fisco, sicurezza e rifiuti ha la copertura per 2,6 miliardi, ma a coprire le spese saranno i “tagli ai regali” e ai “capricci” e non nuove tasse, come ha ribadito il premier.
Su Alitalia spunta l’ipotesi, da comunicare a Bruxelles di considerare il prestito-ponte di 300 milioni non solo un debito ma come “patrimonio netto a copertura delle perdite”.
Soddisfazione per le novità sui mutui, che potranno essere rinegoziati, mentre si annuncia un complesso progetto di riforma del pubblico impiego. Per ora niente bonus bebé, la misura non faceva parte del pacchetto annunciato ma è comunque allo studio e potrebbe essere all’ordine del giorno del prossimo consiglio dei ministri.