Da quanto emerge da un sondaggio sull’indice di gradimento degli elettori italiani nei confronti di alcune personalità del mondo politico ed economico, sembra proprio che gli italiani credano molto nel loro Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, che nel giro di poche settimane ha conquistato 20 punti di fiducia: «Quattro mesi fa – spiega Nicola Piepoli, presidente di Consortium, ad Affaritaliani.it – il premier era partito da quota 33 e il suo gradimento è cresciuto in modo lineare, arrivando fino a 53. Ciò significa che è salito di cinque punti al mese. Francamente non ho mai visto un presidente del Consiglio aumentare così tanto il suo livello di fiducia». Il suo Governo, poi, «E’ un filino più basso rispetto a Berlusconi, un paio di punti in meno. Comunque molto alto». I presidenti della Camera e del Senato, Gianfranco Fini e Renato Schifani «si trovano sullo stesso livello, intorno a quota 50», afferma il sondaggista, mentre per quanto riguarda i ministri dell’esecutivo del centrodestra «due sono molto alti e sono di gran lunga in testa, staccando tutti gli altri. Si tratta di Renato Brunetta (Pubblica Amministrazione e Innovazione) e Roberto Maroni (Interno): sono entrambi oltre il 60%, praticamente alla pari». L’ultimo invece «non si dice mai chi è… ma è a quota 29». Sempre secondo i dati, raccolti lunedì 19 maggio su un campione di 500 unità rappresentativo della popolazione italiana maggiorenne in base ai parametri Istat di sesso, età e macro-area di residenza, Walter Veltroni è stabile al 35% mentre Pierferdinando Casini e Antonio Di Pietro sono a una quota di poco superiore al 40%. In generale le intenzioni di voto ai partiti non sono cambiate rispetto alle elezioni di aprile in termini numerici, «non si registra mai nessuna variazione per circa sei mesi dopo il voto» spiega in presidente di Consortium. Il sondaggio rivela inoltre che il neo-presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, «ha lo stesso livello di fiducia del suo predecessore, Luca Cordero di Montezemolo: 58%. E la Confindustria – dichiara ancora Piepoli – batte nettamente i sindacati». Infine, sembra che la fiducia nel presidente della Repubblica Giorgio Napolitano è molto elevata, pari al 75% e ancora di più nella Chiesa Cattolica che conquista oltre l’80%. «Solo gli anti-clericali – afferma Piepoli – pensano che sia bassa la fiducia nella Chiesa»



(foto: imagoeconomica)

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