Gianfranco Fini ieri non era presente al vertice di Arcore, ma dice la sua opinione sulle divisioni interne alla maggioranza: «Berlusconi sa che deve passare sul mio corpo per andare alle elezioni anticipate, ma sa anche che di me può fidar­si, che non darò mai il mio as­senso a un governo senza il man­dato popolare». Avanti quindi fino alla fine del mandato, con lealtà e senza la possibilità di elezioni anticipate.
Il Presidente della Camera aggiunge: «Tremonti non cambierà mai». Il nodo Tremonti infatti è molto complicato, se da un lato invoca rigore e autonomia nelle scelte economiche, dall’altro con la sua linea blocca le riforme e l’abbassamento delle tasse, rifiutando la collegialità delle decisioni. 
La presenza di Bossi e Calderoli aumenta i malumori in casa Pdl. Un ministro del Pdl difeso dalla Lega è indice di un ministro praticamente fuori dal partito, che può far gioco a Bossi, che oggi lo difende e domani si ripresenterà per chiedere la presidenza delle regioni del Nord.