Piena solidarietà, senza sbavature, a Maurizio Gasparri e a Gaetano Quagliariello dai senatori del Pdl che, riuniti in assemblea, in oltre tre ore di dibattito, hanno confermato la linea seguita nella vicenda di Eluana Englaro nonostante le tensioni della notte in cui, a palazzo Madama, c’è stata la bagarre alla notizia della morte della ragazza. Non sono mancate critiche al Capo dello Stato per non aver firmato il decreto, mentre non sono stati criticati dai senatori Gasparri e Quagliariello per le reazioni di quella notte. «Napolitano» – osserva Gasparri che si dice «più che soddisfatto» per l’esito dell’Assemblea – «ha agito ex informata conscientia, ma resta il fatto che autorevoli costituzionalisti dicono che il decreto poteva esser firmato. Anche molti senatori nell’Assemblea hanno sostenuto che quel decreto si poteva firmare». Alcuni senatori, hanno riferito che nell’assemblea più di uno ha rivendicato «il libero diritto alla critica che vale per tutti, anche per le alte cariche, pur nel rispetto delle loro funzioni». Parole di lode sono state espresse nella maggioranza degli interventi per la decisione di Gasparri di presentare una mozione sul testamento biologico che ha consentito di raggiungere una maggioranza, nel voto, che comprendeva l’Udc e alcuni senatori del Pd, tra cui Francesco Rutelli. «Per essere un gruppo del Pdl c’è una preoccupante coesione» commenta, con una battuta ai cronisti, Gaetano Quagliariello mentre Gasparri dice che «c’è stata una forte condivisione sul percorso ed una grande soddisfazione per l’approvazione di una mozione che fissa il principio del divieto della sospensione della nutrizione. La mozione – osserva Quagliarello – è un’anticipazione di ciò che sarà una nuova legge». Nel corso dell’assemblea, secondo quanto riferiscono alcuni esponenti, si è posto l’accento sull’importanza di «lavorare per tenere unito il centrodestra sul punto della mozione perché così sarà il Pd a spaccarsi». Ora l’importante è rasserenare il dibattito «senza rinunciare alle passioni», sostiene Gasparri che sottolinea l’importanza di riunioni come quella di oggi dove «si realizza una fusione a caldo su temi e valori come quello della vita e della morte in vista della realizzazione del nuovo partito». Da questa riunione esce che non si distingue più «chi viene da An e chi viene da Forza Italia» conclude Quagliariello.