«Se il Pd e la sinistra tutta continueranno nella loro caduta alle elezioni regionali e poi nel vasto turno delle elezioni amministrative e dovessero subire una dura sconfitta, l’unica persona in grado di salvare l’unità e la stessa esistenza del Pd sarebbe certamente Romano Prodi». Lo afferma il presidente emerito della Repubblica Francesco Cossiga.
«Egli – spiega – cercherebbe di risollevare le sorti di questo partito facendone decisamente un partito di sinistra in politica economica interna, militare ed internazionale in modo da poter riassorbire la diaspora dei social-comunisti che si trovano oggi alla sinistra del Partito Comunista ed anche col collante di una lotta contro Berlusconi che faccia dell’antiberlusconismo una battaglia organica contro il centrodestra sul piano politico parlamentare, sulle strade e sulle piazze per affrontare nuove elezioni politiche: anche attraverso l’uso moderato della violenza, nella fabbriche, nelle piazze, nelle scuole e nelle universita’ con fenomeni di disubbidienza democratica nelle forze armate e nelle forze di polizia. In modo tale – rileva – che, una futura vittoria del Pd alle politiche non sia la vittoria di un partito ma la vittoria di una forma di governo e di Stato che venga percepita come la vittoria dell’antifascismo sui fascismi, delle classi lavoratrici sui padroni, della politica sui potentati economici.
Romano Prodi è l’unico che può riunire tutte le forze antiberlusconiane, dai no global ai black block, dagli anarcoinsurrezionalisti alle nuove Brigate Rosse dando loro un orizzonte d’azione politica che non sia quella del terrorismo e del semiterrorismo».