«Il primo ministro italiano fa campagna contro i media stranieri». Lo scrive l’Economist nel numero in edicola domani, ricordando ad esempio il tentativo di non far pubblicare le foto scattate alla sua residenza in Sardegna, che «egli considera un’invasione della sua privacy», ma che «la stampa estera vede come qualcosa che tradisce un’avversione per la libera stampa».



Ricordando poi le critiche alla stampa estera, l’Economist scrive che «alcuni ambasciatori italiani hanno fatto pressione sui media ostili a Berlusconi. L’ambasciatore italiano a Madrid ha scritto al quotidiano El Pais per lamentare “una sistematica campagna di demolizione dell’immagine dell’Italia”. Un giornalista straniero a Roma è stato recentemente convocato al ministero degli Esteri. Lo staff di Berlusconi ha tentato di convincere un ambasciatore straniero a mettere in riga i giornalisti del suo paese. Ma Berlusconi e i suoi sostenitori si rifiutano di discutere direttamente con chi è critico. I corrispondenti stranieri si lamentano che è spesso impossibile assicurarsi un’intervista con qualsiasi ministro».



«Alcuni giornalisti – prosegue l’Economist – credono che i loro telefoni siano intercettati. E la minaccia di azioni legali è costante. L’avvocato di Berlusconi sta lanciando un’azione legale contro El Pais perché ha pubblicato le foto della Sardegna. Fino a Berlusconi i primi ministri italiani tendevano a non fare causa ai giornali. Berlusconi fa causa in abbondanza (compreso all’Economist)».

«Mentre si prepara a presiedere il vertice del G8 all’Aquila – conclude il settimanale – Berlusconi potrebbe voler considerare l’effetto che i suoi attacchi sulla stampa straniera hanno sulla sua immagine e quella del suo Paese».