Silvio Berlusconi e Pdl appaiono in deciso calo di fiducia presso gli italiani, dopo la pausa nei sondaggi dovuta alle elezioni amministrative. Per la prima volta, infatti, il premier scende sotto quota 50%, arrivando al 49%, mentre a quota 50% arrivano i giudizi di poca o nessuna fiducia. Il calo per Berlusconi è del 4% ed è della stessa misura anche la discesa del Pdl nella fiducia degli italiani.
Stabili tutti gli altri partiti, con l’eccezione della Lega Nord che guadagna un 3% pur rimanendo fanalino di coda nella fiducia degli intervistati. Resta invece stabile il governo a quota 44%, ma con un 52% di valutazioni negative. È questo, in sintesi, quanto emerge dal consueto sondaggio dell’Ipr Marketing per conto di Repubblica.it sulla fiducia degli italiani nei confronti del presidente del Consiglio, del governo, dei singoli ministri e dei partiti.
Il premier ottiene il 49% nei giudizi di molta/abbastanza fiducia, con un calo del 4% rispetto al 53% della precedente rilevazione, del maggio scorso. Salgono di altrettanti punti i giudizi di poca/nessuna fiducia che arrivano al 50%. Stabili all’1% i senza opinione. Berlusconi aveva raggiunto il picco positivo nell’ottobre 2008 (62%), mentre il livello negativo era stato nel marzo 2009 (52%).
La fiducia nel Governo resta stabile al 44%, come pure i giudizi negativi (52%). Il picco positivo era stato raggiunto nel giugno 2008 (55%), quello negativo è proprio il 52% registrato, oltre che questo mese e a maggio, anche a marzo.
Tra i ministri al primo posto resta Maurizio Sacconi (Welfare) con una fiducia al 63%, seguito anche stavolta al 60% da Roberto Maroni (Interno). Perde invece posizioni Angelino Alfano (Giustizia) che dal primo posto ex aequo di due mesi fa al 63% scende al 60%. Dietro il gruppo di testa, Giulio Tremonti (Economia) stabile al 58%, Renato Brunetta (Funzione Pubblica) al 57% con un aumento di due punti e Umberto Bossi (Riforme) stabile al 55%.
Tra i partiti al primo posto resta il Popolo della Libertà, ma con un calo del 4% che lo porta a quota 46%, la punta più bassa, come nel maggio 2008. Segue l’Italia dei Valori, stabile al 41%. Stabili anche l’Udc (al 34%) e il Partito democratico (penultimo al 33%). Chi sale, pur rimanendo in coda, è la Lega Nord, che guadagna 3 punti rispetto a maggio, salendo dal 29% al 32% andando ad insidiare il Pd.