L’Associazione nazionale magistrati respinge l’ipotesi che le attuali disposizioni sulle intercettazioni permettano abusi o un numero eccessivo di ascolti. Lo ha spiegato oggi il presidente Luca Palamara durante l’audizione in Commissione giustizia dell’intera giunta dell’Anm.
«Non sussiste – ha detto – un allarme sull’abuso delle intercettazioni e non è possibile pensare che queste si trasformino in un mezzo di conferma della prova anziché in un mezzo di ricerca».
Palamara ha anche snocciolato i dati relativi al numero di intercettazioni negli ultimi anni: «Nel 2006 le utenze ascoltate sono state 71.698, nel 2007 sono salite a 79.966 ma il costo complessivo per quell’anno è stato di 224 milioni di euro su 7 miliardi e 700 milioni di spese nel capitolo giustizia del bilancio dello Stato».