L’Aula del Senato ha votato stamattina la fiducia al governo e ora il decreto anti-crisi è diventato legge. I senatori presenti al voto sono stati 276, i votanti 275l (a maggioranza richiesta era di 138, a favore hanno votato 166, 109 i voti contrari e nessun astenuto). Alla fine come secondo previsioni il decreto ha riscosso l’approvazione di PdL e Lega Nord, mentre hanno confermato la loro contrarietà Udc, IdV e Pd. non hanno partecipato invece al voto i due senatori del Movimento per l’Autonomia, Giovanni Pistorio e Vincenzo Oliva.



Il Consiglio dei ministri ha poi dato via libera al decreto-legge recante disposizioni correttive del decreto. La discussione è avvenuta in un clima di polemica e di scontri, con l’opposizione che manifesta in vario modo il proprio dissenso. Da una parte c’è la manifestazione “folkloristica” dell’Idv di Antonio Di Pietro davanti al Quirinale.



Il senatore dipietrista, Stefano Pedica ha esibito durante la dichiarazione di voto una maglietta bianca con la scritta “Giorgio non firmare” : “Non votiamo il decreto anticrisi – dice Pedica – e chiediamo al Presidente della Repubblica di non firmarlo”. Altrettanto dure, anche se in tono diverso, le critiche giunte dall’altra parte dell’opposizione, quella del Pd, che ha espresso la propria insoddisfazione attraverso Anna Finocchiaro, presidente del Gruppo del Pd al Senato: “la cosa più grave in questo provvedimento – continua la Finocchiaro – è l’assoluta assenza di una strategia complessiva che sappia rispondere ad una crisi che sta mordendo la nostra econonomia”.

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