Dopo l’annuncio di un’indagine parlamentare conoscitiva sulla Ru486, l’Agenzia italiana del farmaco ha diffuso una nota per specificare di non aver introdotto la pillola in Italia, ma di averla regolamentata «a tutela della donna».
«La direttiva europea 2001/83 – spiega ancora l’Aifa – sull’immissione in commercio dei prodotti medicinali, impone che, dopo l’approvazione di un farmaco da parte di uno Stato membro gli altri Paesi europei possano solo regolamentarne l’uso all’interno delle proprie leggi nazionali e definirne il prezzo».