Una piccola rivoluzione attende le farmacie italiane dopo il parere positivo dato dal Consiglio dei Ministri allo schema di decreto legislativo proposto dal ministro del welfare Maurizio Sacconi.
Nel prossimo futuro, secondo lo schema, le farmacie potrebbero divenire presidi sanitari e centri di primo soccorso grazie all’introduzione di nuovi servizi per i cittadini, partecipazione all’assistenza domiciliare integrata, programmi di educazione sanitaria e di farmacovigilanza, prestazioni analitiche di prima istanza, esclusi i prelievi del sangue, e prenotazioni di prestazioni specialistiche ambulatoriali con relativo pagamento del ticket e ritiro del referto.
In sostanza le farmacie, previa adesione del titolare, potranno distribuire farmaci e dispositivi medici necessari nonché mettere a disposizione infermieri, fisioterapisti e altri operatori sociosanitari che potranno recarsi a domicilio per specifiche prestazioni professionali.
L’ok governativo rappresenta però solo il primo passo della riforma perché sullo schema dovranno essere acquisiti i pareri della “Conferenza Stato Regioni” e delle competenti commissioni parlamentari.