Il presidente Fini si è impegnato affinché il dibattito sul testamento biologico consenta a ogni deputato di esprimersi secondo coscienza. Fini ha anche espresso l’auspicio che il dibattito si svolga in un clima pacato e scevro da pregiudizi.

Intanto, una ventina di parlamentari del Pdl ha scritto a Berlusconi un lettera-appello per chiedere che la legge sul biotestamento sia una “soft law”, che non regoli in modo tassativo il fine vita e che lasci spazio alla volontà dei singoli.



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