Quello della capitale sarà il primo comune in Italia a sperimentare il federalismo fiscale grazie a un accordo tra Anci e Comune di Roma. Il protocollo d’intesa è stato firmato oggi in Campidoglio tra il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, e il presidente dell’Anci, Sergio Chiamparino.
Sarà la nostra risposta alle accuse di “Roma ladrona”, ha detto Alemanno mentre il presidente della Conferenza delle Regioni Errani invita il governo a fare chiarezza sui numeri prima delle elezioni regionali.
L’istituto per la Finanza e l’economia locale dell’Anci (Ifel) si occuperà di confrontare le spese sostenute dall’amministrazione capitolina con quelle di altri comuni fra i maggiori d’Italia per la fornitura di servizi analoghi. Comune e Ifel dovranno innanzitutto individuare funzioni omogenee da monitorare: per esempio quelle generali di amministrazione, di gestione e di controllo, quelle relative alla giustizia e alla polizia locale, all’istruzione, asili nido compresi, cultura, ambiente ecc.
«Dimostreremo che senza ledere i diritti di tutti – ha detto ancora il sindaco Alemanno – si può razionalizzare la spesa e raggiungere più efficienza. Sarà anche l’occasione per riformare il bilancio. Se riusciremo con Roma – ha detto Chiamparino – sarà la dimostrazione più evidente che i comuni italiani vogliono il federalismo».