NICHI VENDOLA AL PRIMO CONGRESSO DI SINISTRA E LIBERTA’ – Giornata importante per Nichi Vendola e per Sinistra e Libertà, oggi al primo congresso.

«Abbiamo il dovere di riconoscere tutte le nostre sconfitte – ha dichiarato il governatore pugliese -, perchè fuori dal Novecento vogliamo portare una domanda nuova. Guai se ci chiudessimo a riccio, se assumessimo un atteggiamento difensivo e non ci facessimo portatori di una grande curiosità culturale, dobbiamo essere i più curiosi di tutti».

«La sinistra si è smarrita per paura di perdere – ha continuato Vendola -. Noi abbiamo bisogno, invece, di confrontarci con tutti i soggetti del centrosinistra, anche con l’Idv, dobbiamo parlare ai compagni della Federazione della sinistra, dobbiamo parlare a Grillo e ai grillini… Dobbiamo passare oltre a un certo plebeismo giustizialista, oltre a un certa estetica della bestemmia».

«Se la modernità è Marchionne – ha dichiarato nella relazione introduttiva – ho l’impressione che sia tutta una bolla mediatica e politica. Per Vendola siamo davanti a «un’idea di modernità regressiva rispetto ai rapporti sociali.

Il leader di Sel ha concluso il suo intervento con un invito: «Tornare alla bellezza». «Torniamo alla bellezza delle relazioni, a quella dell’accogliersi tra generazioni, la bellezza dell’incontrarsi tra il mondo vivente e quello non vivente».

 

Alla convention hanno partecipato diversi ospiti. Fausto Bertinotti ha portato i suoi saluti: «Sono solo un ospite, ma spero in una grande sinistra che comprenda tutti e spero che questo sia solo il primo passo. Ho molti auguri da fare a Nichi e ai compagni con amicizia e solidarietà».

Tra le file anche il sindaco di Firenze Matteo Renzi, Anna Finocchiaro (Pd), Paolo Ferrero (Prc-Fds), il socialista Riccardo Nencini, Marco Ferrando (Pcl) e Fabio Evangelisti dell’Idv.

Anche il Capo dello Stato ha inviato un messaggio: «Caro Vendola, la ringrazio per avermi informato dell’avvio dei lavori del congresso fondativo di Sinistra Ecologia e Libertà e per le cortesi attenzioni di apprezzamento che ha voluto rivolgermi. Non posso che apprezzare l’intento della nuova formazione da lei promossa di sollecitare la politica, di fronte alla novità e gravità dei problemi che il nostro Paese deve affrontare e recuperare appieno il più alto profilo che gli spetta. Mentre le vite di milioni di persone vengono toccate, anche in modo drammatico e doloroso, da processi di trasformazione sociale ed economica il cui esito permane tuttora incerto, occorre da parte di tutti un grande sforzo di idee e di progetti per rinvigorire i meccanismi della partecipazione popolare alla vita democratica, previsti dalla nostra Costituzione, unica strada per dare risposte condivisibili ed efficaci alle questioni con le quali dobbiamo misurarci».

«In questa prospettiva – ha concluso Napolitano – è importante che la politica eviti di rinchiudersi nel localismo e nella mera difesa di interessi corporativi e sappia invece riscoprire la dimensione dell’interesse generale. Nella certezza che dalla vostra assise potranno venire validi contributi propositivi, auguro a lei e a tutti i partecipanti un proficuo svolgimento dei lavori congressuali».