Secondo Italo Bocchino, Berlusconi alle prossime elezioni non potrà utilizzare il simbolo del Pdl perché in comproprietà con Fini.

In regime di comunione dei beni, si sa, nessuno è proprietario al 100 per cento. E così, in caso di divorzio, urge mettersi d’accordo. Fini e Berlusconi non lo hanno fatto, ed ora, il luogotenente di Fli, Italo Bocchino, coglie la palla al balzo per mettere i bastoni tra le ruote al premier. «Dicono che Berlusconi stia preparando un nuovo partito per rinnovarsi in vista del voto», ha detto, infatti, il capogruppo alla Camera dei futuristi. «Comprendiamo la sua esigenza, anche perché il nome e il simbolo del Pdl sono in comproprietà con Fini e non potrà utilizzarli»,ha aggiunto, sottolineando come «anche che nella conferenza stampa tenuta due giorni fa a Lisbona Berlusconi si sia fatto sfuggire che vuole scendere in campo definendosi ‘il vero centrodestra, per evitargli problemi giudiziari, che purtroppo non gli mancano, gli comunichiamo che dal 17 maggio scorso “il vero centrodestra” è stato registrato da noi all’ufficio marchi e brevetti di Roma».



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Il che, secondo Bocchino, rappresenta «una ragione in più che prova che il suo non sarà il vero centrodestra italiano». A proposito del futuro del governo, poi, ha ribadito che «se Berlusconi ama l’Italia deve prendere atto della situazione e aprire una nuova stagione, così come gli ha chiesto Fini, ma sappiamo purtroppo che questo amore per la Nazione in lui è soffocato dall’odio verso chi si permette di contraddirlo»



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