Beppe Grillo paragona le proteste studenti al lancio di monetine contro Craxi.
Beppe Grillo appoggia gli studenti che si sono mobilitati contro la riforma dell’università con manifestazione in tutta Italia, arrivando a paragonare le proteste al lancio di monetine contro Craxi. Episodio al quale il comico genovese conferisce una valenza positiva. «Prima o poi doveva succedere», ha detto il comico. «I ragazzi che hanno occupato e lanciato uova contro il Senato sono la versione moderna delle monetine lanciate contro Bottino Craxi». Unica differenza, «allora il capro espiatorio era soltanto un uomo, ora tutto il Parlamento». Secondo Beppe Grillo, è la logica conseguenza del fatto che «i senatori non sono stati eletti da nessun cittadino, ma nominati dai capi partito. Sono degli abusivi della democrazia. Incostituzionali».
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Il comico ne ha per tutti: «Adesso Fini – dice presente nella cabina di regia del G8 di Genova, parla di “Inaccettabile violenza” e Schifani di “Intollerabile se la protesta colpisce istituzioni”. Ma il punto è: “A quali istituzioni si riferiscono i presidenti della Camera e del Senato? A loro stessi? Complici di Berlusconi per 15 anni?». Il fatto secondo Grillo, è che «le Istituzioni non sono un termine astratto, non esistono se non hanno credibilità. L’occupazione di uno spazio vuoto è una legge di natura e il Senato è vuoto da troppo tempo».