La persona indicata dal ministro dell’Ambiente Stefani Prestigiacomo come commissario dell’Agenzia nucleare è stata bocciata dalla Commissione ambiente e attività produttive della Camera

La Commissione ambiente e attività produttive della Camera ha dato uno schiaffo morale decisamente pesante al ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo. Oggetto dello “sgarbo”, la nascente Agenzia per la sicurezza nucleare. L’organo parlamentare, infatti, ha dato il via libera alla nomina di Umberto Veronesi a presidente, e a quella degli altri membri: gli esperti di tecnologia nucleare Marco Ricotti e Maurizio Cumo e il magistrato Stefano Dambruoso. Rimaneva da ratificare quella di Michele Corradino, capo di gabinetto del Ministero per l’Ambiente, indicato dal ministro come uno dei commissari dell’Agenzia, ma niente da fare. La Commissione ha deciso di bocciare il braccio destro della Prestigiacomo. E lo ha fatto per ben due volte: la prima, mercoledì pomeriggio, quando in 37 hanno votato a favore e 41 contro. Il voto è stato ripetuto su pressione del ministro che ha lamentato delle irregolarità. Ma le è andata ancora peggio: ieri mattina i voti favorevoli sono stati solo 28, quelli contrari 49.



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Pare che tra i fautori dello schiaffo al ministro ci sia l’ex ministro dello Sviluppo economico Claudio Scajola, con il quale la Prestigiacomo si è più volte scontrata in futuro, che avrebbe coagulato attorno a sé altri voti contrari del Pdl. In ogni caso, il sottosegretario allo Sviluppo Economico Stefano Saglia, assicura: «L’Agenzia è validamente costituita e può funzionare anche in assenza o mancata nomina di uno o più membri». Nessuno stop, quindi, al «programma atomico».



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