WIKILEAKS ITALIA – Wikileaks, i rapporti Italia-Russia al centro dei file pubblicati sul sito di Julian Assange si dimenticano di ricostruire il ruolo giocato dall’ex ministro degli Esteri, Massimo D’Alema. Lo rivela su Milano Finanza un articolo di Fabrizio Massaro e Angela Zoppo, secondo cui «che il Cavaliere e zar Vladimir siano stati i registi occulti dell`accordo Eni-Gazprom è un falso storico. Più che il fiume di chiacchiere da bar tracimato da Wikileaks, infatti, basta ripercorrere il calendario delle ultime legislature italiane per smontare l`assunto». Ben prima del periodo su cui si sono focalizzati i file di Wikileaks relativi all’Italia, a stringere la mano a Putin, il 14 novembre 2006, c’era infatti Massimo D`Alema, volato a Mosca dall’Italia insieme all`amministratore delegato dell`Eni, Paolo Scaroni.
CLICCA SUL PULSANTE >> QUI SOTTO PER CONTINUARE A LEGGERE L’ARTICOLO SUI FILE DI WIKILEAKS RELATIVI ALL’ITALIA
WIKILEAKS ITALIA – Per non parlare del fatto che nel maggio 2001, quando l`allora ad Vittorio Mincato apri quella che venne definita «la nuova frontiera produttiva» dell’Eni, ovvero l`esplorazione del Mar Caspio, a Palazzo Chigi c`era un altro esponente del centro-sinistra, Giuliano Amato. Wikileaks sui rapporti Italia-Russia non svelerebbe quindi nulla di nuovo, anche perché l`intesa «storica» (sempre secondo l’Eni) con Gazprom ha posto le basi per un`alleanza internazionale che vede i due gruppi affiancati nell`esplorazione petrolifera e nella cooperazione tecnologica. E’ così che l’Eni, che come non si stancava di avvertire il premier Romano Prodi doveva temere soprattutto le intemperanze ucraine nella forniture di gas, si è garantito contratti di approvvigionamento fino al 2035 cui fanno riferimento i cablogrammi di Wikileaks relativi all’Italia.