Napolitano è deluso, il Ddl sulle intercettazioni presenta punti critici e i suoi consigli sono rimasti inascoltati. Napolitano, da Malta, si sfoga rammaricandosi per non esser stato ascoltato sulla calendarizzaione dei lavori parlamentari. La priorità è stata al ddl sulle intercettazioni, quando lui l’aveva indicata nella manovra.
Berlusconi, di ritorno dal G8 del Canada, si trova un’agenda politica densa di impegni, a iniziare dal continuo confronto sulla manovra, alla discussione della mozione di sfiducia da parte dell’opposizione al ministro Brancher, fissata per l’8 luglio,. Il 29, poi, sarò il momento dell’approdo alla camera del controverso ddl sulle intercettazioni, lo stesso giorno il Senato dovrebbe dare l’ok ai provvedimenti economici. In particolare, sul Ddl intercettazioni, Napolitano, da Malta, si è detto piuttosto deluso per l’indifferenza alle indicazioni da lui date circa la calendarizzazione dei lavori parlamentari, e per i suoi suggerimenti rimasti «inascoltati». Napolitano, infatti, aveva indicato nella manovra la priorità assoluta. Sul ddl sulle intercettazioni, poi, ha dichiarato: «il testo presenta punti critici». La criticità espressa da Napolitano, è stata ulteriormente sottolineata dal presidente della Camera Gianfranco Fini, che si è domandato: «Se il procuratore antimafia Grasso dice che se passa il ddl così come scritto viene archiviato il concetto di criminalità organizzata, vogliamo discuterne? Io su alcune questioni non voglio far finta di non vedere».
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Intanto il leader della Lega Umberto Bossi si è detto convinto della «necessità di trovare una mediazione e la troveremo», mentre il segretario del Pd Pierluigi Bersani ha commentato: «una legge del genere andrebbe riformulata da capo»