Silvio Berlusconi a Studio Aperto difende la “legge bavaglio”, il ddl sulle intercettazioni. “Ero e resto convinto che si tratti di una legge sacrosanta che ricalca un altro disegno di legge approvato con una maggioranza bulgara nel 2007 quando al governo c’era la sinistra” ha detto il presidente del consiglio. “Nessuno allora parlò di legge bavaglio, di oltraggio alla libertà e alla democrazia, ma per la sinistra democrazia e libertà esistono solo quando al governo ci sono loro” . Nel corso dell’intervista, Silvio Berlusconi parla poi dei problemi interni alla maggioranza.



Il premier non cita Gianfranco Fini ma evidentemente si riferisce a lui: “”In un partito ci si confronta e si discute. Ma nel momento delle decisioni vige il principio della maggioranza, soprattutto quando questa porta avanti con coerenza gli impegni assunti con gli elettori. ‘Chi dovesse dissentire dovrebbe prendere atto di non essere più in sintonia con gli elettori”.



Ancora: "Io ho fondato il Pdl per mettere insieme tutti i partiti del centrodestra e tutti gli italiani che non si riconoscono nella sinistra e anche per modernizzare la politica italiana. Questo gli italiani lo hanno capito visto che abbiamo vinto tutte le elezioni a cui il nostro movimento ha partecipato dalla sua fondazione. Gli ultimi sondaggi poi danno il gradimento del presidente del Consiglio al 63%, un record in Europa. Questo conferma che il popolo dei moderati resta convinto che la linea intrapresa è stata quella giusta". Sulla manovra finanziaria ha detto: "Se il parlamento non ci approverà questa manovra, andremo a casa. I saldi della manovra dovranno restare invariati e la scelta del governo di porre la fiducia è stata un atto di coraggio".