E’ attesa per domani la nota dei legali di Berlusconi in cui si spiegherà perché il premier non si recherà dai giudici per essere ascoltato.

Berlusconi lo ha detto: non si recherà dai giudici della Procura di Milano per riferire circa le accuse che gli sono mosse di prostituzione minorile e di concussione, in relazione al caso Ruby e ai festini di Arcore. Il perché lo ha già anticipato nel suo messaggio di ieri: i giudici del tribunale di Milano non hanno la competenza territoriale.

Il premier, quindi, darà forfeit ai magistrati che lo attendevano per sabato, domenica o lunedì prossimi. Le ragioni precise della decisione, corredate delle opportune giustificazioni legali, saranno spiegate in una nota, attesa per domani, redatta dai suoi avvocati. Niccolò Ghedini e Piero Longo.

CLICCA >> QUI SOTTO PER CONTINUARE A LEGGERE L’ARTICOLO

 
Nel frattempo, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, è tornato a ribadire, data l’attuale situazione di incertezza economica, la necessità di una maggior «sobrietà nei comportamenti».

 

Agli organizzatori della presentazione del libro che raccoglie due discorsi del 1977 del segretario del Pc, Enrico Berlinguer “La via dell’austerità”, ha detto: «La crisi pone problemi che chiedono ai partiti, alle forze sociali e a ogni cittadino maggiore consapevolezza e sobrietà nei comportamenti individuali e collettivi».