-Il ministro degli Esteri Frattini ha riferito in Aula sul caso Montecarlo. Le carte provenienti da Santa Lucia sono autentiche e sono state inviate alla Procura di Roma.
Le carte sulla casa di Montecarlo, provenienti da Santa Lucia, ove risiedono le due società offshore cui è intestata la casa un tempo di An, sono autentiche. Lo ha riferito il ministro degli Esteri Franco Frattini all’Aula del Senato. «Il primo ministro di Santa Lucia – ha detto – mi ha certificato l’autenticità del documento», che proverebbe come il proprietario reale della casa sui Giancarlo Tulliani, cognato di Gianfranco Fini. In ogni caso, il titolare della Farnesina non si è sbilanciato su quanto riporti effettivamente, specificando che «Il documento è stato messo a disposizione della Procura di Roma, io non posso dire nulla sul suo contenuto».
Prima che Frattini prendesse la parola, in Aula si è acceso un aspro dibattito sull’opportunità che un ministro si recasse al Senato per esprimersi su una vicenda del genere. Frattini, anzitutto, ha precisato che il governo non ha messo in atto alcuna richiesta di rogatoria internazionale, ma ha semplicemente messo in atto una richiesta di chiarimenti.
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Inoltre l’iniziativa si è resa necessaria per spazzare via ogni dubbio circa l’ipotesi di coinvolgimento del governo in un qualche tentativo di depistaggio. «Essenziale prima del merito una precisazione sul metodo», ha pori detto Frattini. «Il ministro degli Esteri non si “scomoda” mai quando viene in Parlamento ma fa, semplicemente, il proprio dovere.
E viene in Parlamento quando al Parlamento viene chiamato, non quando lo decide il governo, che non può né deve decidere se, e dove, essere ascoltato, se in commissione o in Aula». Era stato, in effetti, il senatore del Pdl Luigi Campagna, con un interrogazione urgente, a chiedere la presenza del ministro in Aula per fare il punto sul caso Montecarlo. Mentre Frattini parlava, il Pd e l’Idv hanno abbandonato l’Aula, preceduti nel gesto dall’Api.