Il ministero di grazia e giustizia per ordine del suo responsabile Nitto Palma, ha deciso di inviare ispettori nelle procure di Napoli e Bari, dove si indaga e si detiene il materiale relativo alle inchieste sul capo del governo, le escort, Gianpaolo Tarantini, Valter Lavitola. L’opposizione ha rilasciato alcune note di critica alla decisione, ma senza alzare la voce: si tratta infatti di una motivazione tecnica dietro la decisione del ministro, valutare cioè alcune situazioni specifiche. C’è infatti in ballo l’attuale scontro in atto tra il procuratore di bari Antonio Laudati e l’ex pm Giuseppe Scelsi. Quest’ultimo accusa infatti Laudati di rallentare volutamente l’indagine sulle escort. C’è anche da valutare il fatto che a emettere il decreto con cui è stato sollevato dal segreto professionale l’avvocato Nicola Quaranta siano stati i pm e non un giudice. Quaranta è uno dei legali di Tarantino e il fatto ha canche ausato un esposto di denuncia dei penalisti baresi. I pm napoletani (Francesco Curcio, Henry Woodcock e Vincenzo Piscitelli) hanno infatti interrogato il legale sciogliendolo dal segreto professionale. Inoltre c’è da valutare la pubblicazione da parte del settimanale Espresso di una intercettazione tra l’ex direttore dell’Avanti Lavitola e Silvio Berlusconi, intercettazione che non era ancora stata depositata. E poi c’è da verificare la giustezza della revoca della competenza a indagare decisa dal tribunale di Napoli. Proprio ieri poi si è tenuta a Roma una riunione degli inquirenti napoletano e di quelli romani. Alla procura di Roma spetterà procedere per presunta estorsione ai danni di Berlusconi di cui sarebbero colpevoli Tarantini e Lavitola. Quella di Bari si occuperà invece della veridicità delle accuse rivolte al premier: di aver cioè indotto Tarantini a rilasciare falsa testimonianza sul caso delle escort. Oltre a tutto questo c’è il caso Alfonso papa, il deputato del Pdl che ha accusato i pm della procura di Napoli di avergli proposto la scarcerazione in cambio di sue accuse contro Silvio Berlusconi. In ogni caso, oggi Nitto Palma spiegherà davanti al Parlamento la decisione.



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