Si è concluso il Consiglio dei ministri convocato d’urgenza dal premier Silvio Berlusconi dopo il vertice di ieri dove ha ricevuto da Francia e Germani precise richieste, in particolare, quella relativa al varo della riforma delle pensioni. Questo il provvedimento sul tavolo del Consiglio, cui la Lega, dopo aver detto no sino all’ultimo, pare essersi resa disponibile ad un accordo. Marcia indietro del governo sui dodici condoni del decreto sviluppo. Anzi, sui fantomatici condoni, dal momento che il ministro per lo Sviluppo economico, Paolo Romani, ha fatto sapere che il decreto non conterebbe alcuna ipotesi di sanatoria. In una nota, Romani ha fatto sapere che, nelle anticipazioni della bozza pubblicate dagli organi di informazione, sarebbero contenute notizie errate e infondate. Secondo quanto riferito, la bozza diffusa dalla stampa coinciderebbe con i “desiderata” raccolti dai vari ministeri, parlamentari e dalle forze politiche. Tuttavia, il ministero dell’Economia non avrebbe effettuato alcuna valutazione ai fattibilità su tali proposte. Tremonti, del resto, di recente, ha fatto sapere di essere assolutamente contrario a qualunque tipo di condono, dal momento che rappresenterebbero un modo per tergiversare e non dar seguito alle richieste di riforme che provengono dall’Europa. Mentre, infatti, il condono è una misura da varare una tantum, le istituzioni ci stanno chiedendo degli interventi strutturali.
A quanto, in ogni caso, si apprende, nella decreto sarà presente la riforma della pagella scolastica, che, dal 2012 sarà online. Resta da capire quali saranno, effettivamente, le altre misure contenute nel provvedimento all’esame del Consiglio dei ministri. In precedenza, si era diffusa la notizia secondo la quale il decreto avrebbe contenuto la possibilità di regolarizzare il mancato pagamento del canone Rai pagando 50 euro l’anno. Inoltre, sarebbe stata prevista anche la regolarizzazione mediante un pagamento di 750 euro, per l’affissione di manifesti selvaggio. Sempre stando alle precedenti rivelazioni, era prevista una proroga per integrare le dichiarazioni relative a periodi di imposta in cui era necessaria la presentazione entro il 30 settembre 2011.
Per quanto riguarda, invece, la definizione di liti pendenti, quelle di cui è parte l’Agenzia delle entrate sarebbero potute esser definite con il pagamento di 150 euro, a patto che la lite fosse inferiore ai 2.000 euro. Altro condono di cui si era parlato, quello relativo agli enti locali, che avrebbero potuto ridurre le sanzioni o gli interessi per il mancato pagamento o per il ritardato dei pagamenti di cui è creditore