Il capo del governo Silvio Berlusconi è intervenuto stamattina al programma del direttore di Libero Maurizio Belpietro in onda su Canale 5. Come da titolo del programma (“La telefonata”) ha parlato via telefono toccando alcuni degli argomenti caldi degli ultimi giorni. Tra questi sicuramente il rapporto con il partito di Umberto Bossi, messo a dura prova negli ultimi giorni (ma non solo) sull’argomento delle pensioni. Nessuna ipotesi di elezioni anticipate, dice il premier. l’Italia oggi ha bisogno di stabilità, le elezioni sarebbero contro l’interesse del Paese. Inoltre un no anche a un possibile allargamento della maggioranza con un governo di larghe intese come chiedono alcuni membri dello stesso Pdl, che vorrebbero un ingresso dell’Udc nella maggioranza. Per Berlusconi tale ipotesi porterebbe invece alla paralisi politica. Per quanto riguarda i rapporti con la Lega, Berlusconi dice non esistere nessun patto per andare al voto l’anno prossimo: si tratterebbe, spiega, di invenzioni della stampa. Oggi l’Italia ha solo bisogno di stabilità e dunque con la Lega c’è accordo per terminare la legislatura e andare al voto solo nel 2013. Parla dell’opposizione, Berlusconi, che chiede continuamente le sue dimissioni, e dice: “Le opposizioni invece di chiedere le mie dimissioni avrebbero tutto da guadagnare se si confrontassero sul merito dei provvedimenti”. Il premier si riferisce ai contenuti della lettera presentata all’Unione europea: le misure adottate riguardano tutti gli italiani e ho fatto questo appello per il bene del Paese non certo per un governo di larghe intese che porterebbe alla paralisi politica. Alle critiche dei sindacati che si sono arrabbiati e non poco per quanto riguarda l’ipotesi di licenziamenti definiti facili, Berlusconi manda a dire che l’obbiettivo del governo è incentivare le assunzioni non i licenziamenti. “Ci siamo impegnati a rendere più efficienti gli strumenti di sostegno al reddito. I dipendenti troveranno nello Stato, attraverso la cig, la garanzia di essere remunerati e di avere il tempo di trovare un nuovo lavoro. La strada è quella indicata al Senato da un senatore dell’opposizione: il giuslavorista Ichino. Per aumentare la competitività del Paese, anche lui prevede la riforma delle norme sui licenziamenti”. Tornando all’argomento elezioni, Berlusconi questa volta si dice favorevole alla scelta del prossimo candidato di centrodestra attraverso elezioni primarie. Un sistema elettorale, spiega, all’americana dove tutti i cittadini potranno dire la loro sulla scelta del candidato stesso. Il nome del partito non cambierà: Pdl, dice, contiene due parole bellissime, popolo e libertà. E’ un acronimo a differenza di Forza Italia che non lo aveva.
Berlusconi conclude parlando del caso Bini Smaghi, membro del board europeo di Bce che la Francia vorrebbe fosse rimosso. Berlusconi ha chiesto allo stesso Bini Smaghi di andarsene per non creare un livello di scontro con i francesi, ma il governo non ha alcuna responsabilità su questa vicenda: spera infatti che lo stesso Bini Smaghi dimostri di avere senso dello Stato andandosene di sua iniziativa.