Lorenzo Bini Smaghi risponde al telefono. Dall’altro capo della cornetta, una voce di donna comunica che sta parlando con la segreteria di Bossi. Il Senatur vorrebbe parlare alcuni minuti con il membro del board della Bce, ultimamente al centro di numerose polemiche per la sua reticenza ad abbandonare la poltrona e far spazio ad un francese dopo che, con l’avvicendamento tra Mario Draghi e Jean-Claude Trichet, Oltralpe sono rimasti privi di un rappresentante. Bini Smaghi appare scocciato. Risponde che è in macchina, ma acconsente. La segretaria lo mette in attesa, con la musica di sottofondo di Va’ Pensiero. Il banchiere centrale non sa che, quel momento, sta subendo uno scherzo da parte della redazione del La Zanzara, il programma di Radio 24. A breve, non gli passeranno Bossi, ma David Parenzo  che si prodigherà nella sua imitazione. Il banchiere ci casca in pieno. Anche se, a onor del vero, l’imitazione non è delle più eccellenti. Il finto Senatur spiega il motivo della chiamata.



Vorrebbe tornare proprio sulla questione della Francia. Pochi l’altro ieri, il premier Berlusconi, intervenendo a Porta a Porta aveva lanciato un appello a Bini Smaghi perché si dimettesse. Aveva spiegato che l’episodio di domenica, al vertice di Bruxelles, quando sembrava che la Merkel e Sarkozy si fossero fatti beffe di lui, dipendeva proprio dalla sua pervicacia nel non voler mollare. La sua decisione di non lasciare il board, giustificandola con la necessità di garantire l’autonomia dell’istituzione rispetto alle pressioni della politica, sarebbe stata alla base degli attriti con Sarkozy. Berlusconi l’aveva definita un casus belli. Il finto Bossi si spiace della situazione, e ribadisce a Bini Smaghi il sostegno della Lega. Bini Smaghi ringrazia, e si dice convinto che il presidente del Consiglio saprà trovare una soluzione. Parenzo lo incalza. Gli fa presente che la situazione è insostenibile. Ogni giorno la Francia chiama, e lo spread aumenta. Bini Smaghi fa presente, a quel punto, come il fatto che il premier sia andato pubblicamente in tv a chiederne le dimissioni abbia contribuito a complicare la situazione e a rendere più difficile le sue dimissioni. Avrebbe dovuto agire, spiega, con maggiore discrezione. Bossi replica, promettendo una compensazione. Una banca al nord, magari. A quel punto, Bini Smaghi, risponde scocciato: «mah, non lo so…» e decide di liquidare l’interlocutore con un «non si preoccupi».



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