L’incredibile tonfo delle Borse e in particolare di quella di Milano (meno sette per cento) smuove l’opposizione che chiede a gran voce le dimissioni di Berlusconi e l’avvio di un governo alternativo immediato. Bersani addirittura telefona al capo dello Stato Giorgio Napolitano dicendosi pronto ad assumersi la responsabilità insieme alle altre forze di opposizione di dare vita a un governo di salvezza nazionale. Napolitano non commenta, ma si dice fortemente preoccupato della situazione. Per le varie forze dell’opposizione, il tonfo di stamane è la dimostrazione che il mercato non crede a nulla di quanto dice Berlusconi (stamane il capo del governo aveva rilasciato alcune dichiarazioni risentite, dicendo che non è sua la colpa dell’attacco speculativo in atto nei confronti del nostro Paese). Ma Veltroni, fra i tanti, incalza: qualunque cosa dica Berlusconi, i mercati non gli credono, ha detto. Veltroni ha scritto una nota specifica in cui dice necessario subito  un governo guidato da un persona autorevole che possa compiere scelte impegnative e lo possa fare in modo credibile. “Il paese – continua nella sua nota – sta precipitando in un dramma che rischia di comprometterne il destino per un lungo periodo. La sfiducia dei mercati, l’isolamento del governo italiano, le drammatiche conseguenze sociali che colpiscono impresa e lavoro, la difficile situazione del sistema bancario richiedono quel sussulto di responsabilità e di amore per l’Italia che a me appare, da più di un anno, assolutamente necessario”. E’ intervenuto anche il leader Idv Antonio Di Pietro che chiede di non scaricare sul referendum greco, da alcuni indicato come causa della crisi della Borsa di oggi, le responsabilità del nostro governo.  L’Italia è una anomalia, spiega, dentro a un’altra anomalia. Disponibilità allora per una alternativa di governo molto ampia. Il governo greco, con la sua dichiarazione di voler sottoporre a referendum le nuove misure di risanamento economico, secondo molti esponenti del mondo dell’economia, avrebbe messo a repentaglio la stabilità stessa dell’euro.



Infine Italo Bocchino che per conto di Fli chiede un governo di ricostruzione nazionale perché Berlusconi sta trascinando l’Italia nel baratro. Commenta anche la Cgil che dice come di fronte alalacrisi europea, l’Italia metta in campo un governo non in grado di rispondere ad essa.

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