Anche la giornata di oggi di Mario Monti sarà parecchio impegnativa. Il premier neo nominato sta proseguendo nella sua corsa contro il tempo per dar vita, in tempi record, a quell’esecutivo tecnico che metta, finalmente, in pace i mercati e calmieri lo spread con i titoli tedeschi che, ormai da settimane, non dà tregua alla nostra economia. Sul suo cammino si frappongono non pochi ostacoli. Ieri ha incontrato i partiti minori, nell’ambito di un giro di consultazioni inaugurate domenica incontrando i leader di Palazzo Madama a Montecitorio, Renato Schifani e Gianfranco Fini.



Il capo della Lega, Umberto Bossi, impossibilitato a raggiungerlo, lo ha contattato telefonicamente per fargli sapere che il suo partito non gli voterà la fiducia e, in seguito, dovesse comunque ottenerla, valuterà ogni singolo provvedimento. Il capo dell’Idv, Antonio Di Pietro ha fatto, invece, sapere che la premessa per potere chiedere qualunque cosa agli italiani sarà dare il buon esempio iniziando a tagliare gli stipendi dei politici. Oggi, invece, incontrerà il Pd alle 9.30 e il Pdl alle 11. Il partito che, tuttora, gode ancora della maggioranza relativa dei voti, non intende comprare alcun pacchetto al buio. Silvio Berlusconi ha fatto sapere che il suo partito avrà un atteggiamento costruttivo; ma che, prima di votare la fiducia, sarà necessario un confronto sul programma e sulla scelta dei ministri.



La lista di questi ultimi sarà presentata al capo dello Stato Giorgio Napolitano al termine delle consultazioni. Ad essere convocata successivamente, le parti sociali. Il presidente del Consiglio incaricato le incontrerà alle 15, a Palazzo Giustiniani. Il tavolo delle consultazioni sarà particolarmente ampio. Oltre alla Confindustria e a ai leader dei principali sindacati italiani, Susanna Camusso (Cgil), Raffaele Bonanni (Cisl) e Luigi Angeletti (Uil) saranno rappresentati Rete Imprese Italia (in cui confluiscono Confcommercio, Confesercenti, Cna, Casartigiani e Confartigianato), Abi, Ania, Alleanza nazionale delle cooperative, Coldiretti, Confagricoltura e Cia.



La presidente degli industriali, Emma Marcegaglia, nel chiedere di abbassare i toni per rimettersi a lavorare, ha auspicato che il governo nasca al più presto e che si mettano mano alle riforme fondamentali chieste da anni.

Detto questo, ha fatto sapere che l’agenda di Monti e quella di Confindustria coincidono. La Camusso, invece, si è detta contraria alla reintroduzione dell’Ici, rilanciando l’approvazione di una patrimoniale sui grandi patrimoni. Mario Monti, infine,  alle 17.30, riceverà una delegazione del Forum Nazionale dei Giovani guidata da Antonio De Napoli, portavoce dell’organismo.