Ieri sera il sì a larghissima maggioranza decretato dal Senato (ha votato contro la sola Lega Nord) oggi il voto della Camera dei deputati dove si ripeterà un copione identico. Le operazioni di voto cominceranno verso le ore 13 per concludersi dopo le 14; al momento si succedono gli interventi dei rappresentanti delle varie forze politiche con il nuovo capo del Governo presente in aula ad ascoltare. Silvio Berlusconi, che adesso siede tra i banchi come un qualunque deputato, ha già fatto sapere che non interverrà. Dal canto suo invece Dario Franceschini capogruppo Pd alla Camera ha invece già fatto sapere che a Monti viene chiesto di rimanere in carica fino a fine legislatura, il 2013. Criticando quanto detto ieri da Berlusconi, e che cioè il governo resterà in campo fino a quando lo vorrà il Pdl, Franceschini ha detto che il Pd non pone termini, solo uno: che resti in carica fino a fine legislatura. Il suo partito, ha aggiunto, dà totale supporto all’esecutivo Monti. Domenico Scilipoti non ha voluto mancare invece di far notare il suo dissenso nei confronti del nuovo governo dopo aver denunciato nei giorni scorsi il colpo di Stato e la morte della democrazia: si è presentato in aula con una fascia nera al braccio in segno di lutto. Mario Baldassarri di Futuro e libertà invece, commentando il discorso programmatico fatto ieri da Monti durante un intervento a Rai Tre, ha parlato dell’idea della re introduzione dell’Ici, la tassa sulla prima casa, dicendo che si può procedere in tal senso solo se si riducono allo stesso tempo le imposte sul reddito. Detrarre cioè l’Ici dall’Irpef nella dichiarazione dei redditi: “Altrimenti l’imposta straordinaria patrimoniale è follia perché con il debito pubblico non centra niente. Se si vuole fare, per ogni euro di patrimoniale si deve ridurre di un euro la pressione fiscale sui tartassati”. Un commento positivo all’insediamento del nuovo governo è intanto arrivato dalla Cei (stamattina Mario Monti si è recato all’aeroporto per salutare il Papa in partenza per il suo nuovo viaggio in Africa): pieno via libera e incoraggiamento, dicono i vescovi italiani.
Da questo governo si spera arrivi “un’iniezione di fiducia per il Paese tutto, che non solo ne ha bisogno, ma anche la desidera” conclude la nota dei vescovi.