La lista dei sottosegretari finalmente è arrivata. Al termine di un Consiglio dei ministri lampo (15 minuti circa), iniziato però con un’ora e mezza di ritardo, il governo Monti ha reso pubblici i nomi delle ultime pedine che andranno a comporre la squadra dell’esecutivo. «Quella dei viceministri e dei sottosegretari è una bellissima lista di tecnici», ha dichiarato, al termine dei lavori del Cdm, Andrea Riccardi, ministro per la Cooperazione internazionale.



Vittorio Grilli, attuale direttore generale del Tesoro, diventa così vice ministro all’Economia. Vieri Ceriani, già a capo dei servizi fiscali di Bankitalia, sarà sottosegretario del medesimo dicastero assieme a Gianfranco Polillo. Giampaolo D’Andrea e Antonio Malaschini saranno invece i nuovi sottosegretari ai Rapporti con il Parlamento. Carlo Malinconico all’Editoria, Paolo Peluffo alla Comunicazione e all’informazione, mentre Filippo Milone e Gianluigi Magri sono stati nominati al ministero della Difesa.
Mario Ciaccia è stato nominato viceministro al ministero dello Sviluppo Economico. Sottosegretari allo stesso dicastero, Claudio De Vincenti e Massimo Vari.



All’Interno Carlo De Stefano, Giovanni Ferrara e Saverio Ruperto. Al Welfare, nuovo viceministro è Michel Martone e sottosegretario Cecilia Guerra. Filippo Milone e Gianluigi Magri al ministero della Difesa. Andrea Zoppini e Salvatore Mazzamuto sono i nuovi sottosegretari alla Giustizia. Marta Dassù e Staffan De Mistura agli Esteri. Guido Improta alle Infrastrutture, Roberto Cecchi ai Beni culturali, Francesco Braga all’Agricoltura. All’Ambiente Tullio Fanelli. Elena Ugolini e Marco Rossi Doria all’Istruzione. Sottosegretario alla Sanità è Adelfio Elio Cardinale.

Le novità non riguardano però soltanto sottosegretari e ministri. Da oggi ci sarà infatti anche un ministero in più, quello alla Funzione Pubblica. Alla sua guida è stato nominato Filippo Patroni Griffi. I membri dell’esecutivo passano così da 17 a 18 e la squadra, a questo punto, può davvero considerarsi completa. Domani è previsto il giuramento alle 10 dei nuovi componenti del governo, nella sala del Galeone di Palazzo Chigi.
Dopodiché l’attenzione si potrà spostare sul programma. La pressione sulle decisioni da prendere sale infatti di giorno in giorno, mitigata dall’andamento positivo della borsa di oggi.



Ma anche da parte del Popolo della Libertà e del Partito Democratico sono arrivati inviti alla calma e a tenere un atteggiamento positivo verso il nuovo governo. «Monti non è in ritardo. Ha appena iniziato e dobbiamo lasciarlo lavorare», ha infatti dichiarato l’ex premier, Silvio Berlusconi.
«Il compito della lista dei sottosegretari e dei viceministri spetta al presidente del consiglio e noi abbiamo fiducia in lui», ha invece dichiarato Enrico Letta (Pd).

Ad ogni modo, domani il Presidente del consiglio Mario Monti esordirà all’Eurogruppo e, il giorno successivo, all’Ecofin.
L’Italia sarà sotto i riflettori. Il commissario Ue agli affari economici, Olli Rehn, terrà una relazione sulla situazione economica e finanziaria del paese, anche se dopo i primi incontri con Monti si era detto “molto incoraggiato”.