Dopo la manovra appena varata dal Senato, il Consiglio dei ministri ha già approvato oggi il decreto Milleproroghe che conterrà diverse misure, alcune delle quali discusse con i gruppi parlamentari durante l’iter di approvazione della manovra, ma non inserite nel testo della stessa, in modo da evitare così un nuovo passaggio alla Camera della stessa con relativi allungamenti dei tempi di approvazione. Per questo l’esecutivo si è impegnato a questa serie di interventi in un decreto a parte. Tra i provvedimenti ci sarà senz’altro la proroga delle missioni italiane all’estero, come ha annunciato il ministro per la Cooperazione Andrea Riccardi
Forse ci saranno anche delle riduzioni sui disincentivi per coloro che, volendo usufruire ancora delle pensioni di anzianità, vorranno andare in pensione prima dei 62 anni pur avendo accumulato già 42 anni e un mese (o 41 e un mese nel caso delle donne) di contributi. Inoltre, ci dovrebbe essere un capitolo dedicato ai cosiddetti lavoratori precoci, cioè coloro che hanno cominciato a lavorare a 15 o a 16 anni e che quindi, arriveranno ad aver accumulato gli anni di contributi necessari, pur avendo un’età anagrafica inferiore ai 60 anni. Nel Milleproroghe dovrebbe esserci anche lo stanziamento di 23,8 miliardi di euro a favore del Fondo monetario internazionale, nell’ottica di mettere a disposizione dell’organismo internazionale complessivi 150 miliardi per aiutare i paesi in difficoltà, così come deciso nel vertice europeo dell’8-9 dicembre scorso.
A quanto pare ci sarà anche lo stanziamento di 7 milioni di euro per rinnovare la convenzione per i contributi a Radio Radicale. Un provvedimento dovrebbe riguardare anche la Liguria, colpita recentemente da terribili alluvioni: fino al 30 novembre del 2012 saranno con tutta probabilità sospesi gli adempimenti fiscali e contributivi. Un intervento che troverebbe copertura attraverso un aumento delle accise sui carburanti. Novità in arrivo probabilmente anche per i titolari di Partita Iva.
Dovrebbe infatti slittare al 31 marzo dell’anno prossimo il termine per sanare la violazione che deriva dall’omessa presentazione della dichiarazione di cessazione attività, che comporta una sanzione di 129 euro. Questa sanatoria era stata già introdotta dalla manovra di luglio, ma scadeva a metà ottobre.