IL FOGLIO – SILVIO BERLUSCONI – ANTICIPAZIONI INTERVISTA – Silvio Berlusconi torna a parlare del caso Ruby-Tommasi e delle inchieste a suo carico. Nell’intervista al Folgio di Giuliano Ferrara, che uscirà domani, Berlusconi dichiara: “Dalle cronache di questi giorni si capisce che i pubblici ministeri e i giornali o i talk show della lobby antiberlusconiana, che trascina con sé un’opposizione senza identità propria, si muovono di concerto: si passano le carte, non si comprende in base a quale norma, come nell’inchiesta inaccettabile di Napoli; oppure, come è avvenuto a Milano”.



Lo scopo di quella che il Cavaliere chiama “lobby” sarebbe a suo avviso uno: “liberarsi di Berlusconi evitando il voto degli italiani, tutti rincretiniti secondo queste élites boriose e antidemocratiche, e ci vuole dunque una iniziativa, cito letteralmente, ‘extraparlamentare’ che punti sull’emergenza morale per distruggere la sovranità politica che il popolo italiano non è degno di esercitare”.



Un “golpe bianco”, un “golpe morale”. “I padri costituenti – prosegue il premier – avevano stabilito saggiamente che prima di procedere contro un parlamentare si dovesse essere certi, attraverso un voto della sua Camera di appartenenza, che si era liberi dal sospetto di accanimento o persecuzione politica… Da cittadino privato me la caverei senza problemi, con accuse così ridicole. Ma io resisto perché, come sempre nella mia storia, l’attacco al mio privato è in realtà un attacco al ruolo pubblico che svolgo, alla mia testimonianza democratica”.



“Chi, come voi dite – dichiara a Il Foglio il Presidente del Consiglio -, predica una Repubblica della virtù, con toni puritani e giacobini, ha in mente una democrazia autoritaria, il contrario di un sistema fondato sulla libertà, sulla tolleranza, su una vera coscienza morale pubblica e privata".

"Io, qualche volta, sono come tutti anche un peccatore – conclude Berlusconi -, ma la giustizia moraleggiante che viene agitata contro di me è fatta per "andare oltre" me, come ha detto il professor Zagrebelsky al Palasharp. E’ fatta per mandare al potere attraverso un uso antigiuridico del diritto e della legalità, l’idea di cultura, di civiltà e di vita, di una élite che si crede senza peccato, il che è semplicemente scandaloso, è illiberalità allo stato puro”.