Berlusconi annuncia, in un messaggio ai promotori della libertà, l’imminente riforma della giustizia.

Berlusconi invia un nuovo messaggio audio ai promotori della libertà. E la giustizia il tema cardine del suo discorso: «al di là dei danni arrecati dalle ennesime, insensate e imperdonabili iniziative giudiziarie messe in campo dai magistrati di Milano», dice, «il Presidente del Consiglio, il governo e la maggioranza hanno lavorato e stanno lavorando alacremente alla soluzione dei tanti problemi che ci affliggono». In particolare, il premier fa sapere che il governo intende introdurre una «normativa sulle intercettazioni telefoniche che ponga fine agli abusi e alle violazioni della nostra privacy che si verificano anche in danno di chi non è neppure indagato». Saranno previste, in particolare, «nuove norme di garanzia che scoraggino la pratica di fornire ai giornali il risultato delle intercettazioni, così come avviene in tutti, tutti i Paesi civili, e tra l’altro come avviene negli Stati Uniti, dove chi passa le intercettazioni alla stampa va in galera, e ci resta per molti anni». Secondo il premier la giustizia, ben lungi dall’essere un servizio efficiente e giusto, «è divenuta sempre più un contropotere politico che esonda dai principi costituzionali e che è sempre meno un servizio pubblico efficiente e giusto, quale invece tutti vorrebbero che fosse». A tal proposito, «Introdurremo anche procedure più snelle per invocare la responsabilità civile dei magistrati». Tra i provvedimenti che saranno sottoposti al Parlamento «la divisione dell’ordine requirente da quello giudicante, con la separazione degli ordini tra avvocati dell’accusa e giudici giudicanti e con un Consiglio Superiore della Magistratura, uno per i pm e uno per i giudici».



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