Riflessioni sulla vicenda della rivoluzione in Libia, sul Blof di Beppe Grillo. Il sito apre con in home un pezzo in cui una foto vede Craxi e Berlsuconi diventare lo stesso Gheddafi. “Abbasso Gheddafi, il sanguinario dittatore beduino, il genocida del suo stesso popolo, lo stragista di migliaia di libici innocenti.
Sì, d’accordo, ma nessuno ha mai detto nulla all’Eni di Scaroni, alla Juventus degli Agnelli, all’Impregilo di Romiti, alla Finmeccanica o all’Unicredit di nonsipapiùchi?” viene scritto sul blog di Beppe Grillo. Che continua affermando come l’Italia abbia “enormi interessi finanziari” nel paese “responsabile dell’attentato di Lockerbie. La cittadina scozzese dove morirono le 259 persone del volo Pan Am insieme a 11 abitanti. Il più sanguinario atto terroristico prima delle Torri Gemelle”. Il blocco di Beppe Grillo lamenta che nessuno ha difeso gli italiani “scacciati come cani e privati di tutti i loro beni” dal Libia. No, scrive il blog, “Gheddafi è stato protetto, riverito, accolto come il garante della mitica Quarta Sponda dell’Italia. Non è un mistero che la sua aviazione militare sia stata addestrata in Italia e neppure che i nostri servizi segreti lo abbiano più volte avvertito di minacce e attentati. Si dice che sfuggì alla morte durante il bombardamento ordinato da Reagan grazie a informatori italiani”.
Ed ecco la ragione del titolo dell’articolo: “Gheddafi è uno di noi, che lo si voglia o meno, che lo si accetti oppure no. Il baciamano di Berlusconi è solo l’ultimo episodio, il più plateale e indecoroso per gli italiani, di un rapporto lungo decenni. Gheddafi salvò la Fiat alla fine degli anni’ 70 con i suoi capitali, nessuno si indignò. Abbiamo barattato petrolio con armi e assistenza militare, energia con la perdita del pudore della nostra democrazia”.