La Camera ha votato dando ragione alla Giunta per le Autorizzazioni, rispedendo gli atti dell’inchiesta sul caso Ruby alla Procura di Miano.

Dopo quattro ore di discussione, Montecitorio ha dato ragione alla Giunta per le Autorizzazioni. Con 315 sì e 298, gli atti relativi al caso Ruby son stati rinviati alla Procura di Milano. Con il voto la Camera ha stabilito che i pm di Milano non sono «competenti» ad occuparsi della vicenda giudiziaria in cui il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi è indagato con le accuse di concussione e di prostituzione minorile. In particolare vien rigettato il fascicolo con le 389 pagine in cui i magistrati milanesi chiedevano l’autorizzazione a procedere per perquisire lo studio di Giuseppe Spinelli, il ragioniere di Berlusconi.



Secondo Niccolò Ghedini, legale del premier, a questo punto, data la decisione dell’Aula, i magistrati non dovrebbero fare richiesta di rito abbreviato, come più volte annunciato, ma inviare gli atti al Tribunale dei ministri. Laddove la Procura di Milano non dovesse essere d’accordo con questa interpretazione, si renderebbe necessario «sollevare il conflitto – afferma Ghedini – davanti alla Corte Costituzionale»”.



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