È stata una requisitoria ironica ma durissima contro il premier, quella di Umberto Eco ieri al palasharp di Milano. Alla manifestazione “Dimettiti!”, il semiologo ha dato a Silvio Berlusconi dello «schizofrenico», per i suoi attacchi contro la magistratura. E ha inviatato gli italiani ha scendere in piazza «anche tutti i giorni, se necessario» per chiedere le dimissioni del governo.



«Ho l’impressione di parlare un po’ fuori dal coro – ha esordito Eco – anche se la vostra quantità comincia a confortarmi. Sono arrivato con un po’ di scetticismo, perché per quanto noi gridiamo, gridassimo o grideremo, Berlusconi le dimissioni non le dà. Credevamo che il nostro presidente avesse in comune con Mubarak una nipote, invece ha anche il vizietto di non voler dimissionare».



«Perchè non vuole darle?», ha chiesto l’accademico dei lincei, rispondendosi: «Intanto perché il giorno che non avesse più il potere si troverebbe nella mani della magistratura. Poi perché c’è una grossa fetta di società pronta a sostenerelo, come i deputati che se si va alle elezioni non hanno accumulato abbastanza per avere la pensione, altri che non verrano rieletti, altri che perderanno il loro posto di sottosegretari. Allora che cavolo ci stiamo a fare qua? Siamo venuti qui a difendere l’onore dell’Italia. Per ricordare al mondo che non siamo tutto un paese di proseneti, che non tutti sono padri che dicono alle figlie “dai dai, che qualcosa ci guadagnamo”».



CONTINUA A LEGGERE L’INTERVENTO DI UMBERTO ECO E GUARDA IL VIDEO, CLICCA SULLA FRECCIA

Umberto Eco ha proseguito rievocando poi la vicenda delle leggi razziali: «Sotto il fascismo i professori universitari furono obbligati a prestare giuramento: giurarono tutti meno 11, che han perso il posto. Quegli undici hanno salvato l’onore dell’università italiana. Io sono venuto per salvare il mio onore». Il professore racconta poi dei suoi viaggi all’estero: «Pochi mesi fa all’estero mi rivolgevano sorrisi di solidarietà, adesso hanno incominciato a guardarci male e a dire "ma perché voi non dite niente?". Quando mi fece questa domanda un settimanale tedesco, mi arrabbiai come una bestia: ma come, se ci sono giornali e giornali che ne parlano, gente che scrive libri… Ma la verità è che fa più rumore un reggiseno che cade di un articolo di fondo. Finalmente oggi i giornalisti stranieri toccheranno con mano che ci sono anche quelli che dicono "no"».

 

Eco ha invitato gli italiani a ripetere più spesso le manifestazioni anti-Berlusconi: «Bisogna allargare il numero di quelli che siano disposti ad andare in piazza – anche tutti i giorni, se necessario – per rinnovare il loro "no". Non perché siamo, come ha detto la Marcegaglia, quelli che vanno a letto presto; io vado a letto tardi, ma perché leggo Kant».

 

Infine la richiesta di dimissioni e l’accusa di schizofrenia al premer: «Io credo che si debba chiedere a un presidente del Consiglio di dimettersi non per il suo eccesso di satiriasi, ma per il suo eccesso di schizofrenia. Vorrei manifestare la mia simpatia e solidarietà col presidente del Consiglio, che ha fatto una cosa molto giusta: uno stato straniero come il Brasile si è rifiutato di estradare un cittadino italiano condannato dopo tre gradi di giudizio, Battisti. Gli si è detto: "No, voi dovete darlo a noi anche se ritenete ingiusto il giudizio. Non potete giudicare la nostra magistratura, a meno che non diciate che è la magistratura corrotta che risponde a un governo dittatoriale che opprime i cittadini e offusca le libertà. Si difende la dignità dello stato difendendo la dignità della magistratura. E bravo Berlusconi! E allora perché difende la dignità della magistratura quando accusa un altro, e la attacca quando accusa lui? E si badi bene: l’altro vogliono metterlo all’ergastolo e buttare la chiave, Berlusconi vogliono solo convocarlo per contestargli delle ipotesi di reato. Questa è schizofrenia. Come si può essere governati da uno schizofrenico?».

 

GUARDA IL VIDEO DEL DISCORSO DI ECO CLICCANDO SULLA FRECCIA