GIOVANARDI LASCIA IL GOVERNO: NON CI SONO FONDI PER LA FAMIGLIA – Resta alta la tensione nel governo. I cordoni della borsa in mano a Tremonti restano chiusi e così, dopo i malumori delle forze dell’ordine (e dei ministri Maroni e La Russa), è arrivato il momento di Giovanardi.
“A fronte della decurtazione del fondo per la famiglia di più del 90% in tre anni, non sono in grado di esercitare la mia delega”, ha annunciato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Carlo Giovanardi, ritirandosi dal suo incarico.
“In tre anni siamo passati da 300 milioni di euro a 25, non riusciamo nemmeno a fronteggiare le spese obbligatorie. Così il Dipartimento viene dimezzato. È chiaramente un problema politico, mi aspetto dal presidente del Consiglio una risposta politica».
L’ex ministro ha ricevuto la solidarietà del ministro Gianfranco Rotondi: «Giovanardi ha ragione, sulla famiglia il governo gioca il suo Dna valoriale e sicuramente il premier richiamerà la sua attenzione su questo allarme onesto e forte». Così in una nota il ministro Gianfranco Rotondi.
Dura l’opposizione. Silvana Mura (Idv) ha dichiarato: «Le parole di Giovanardi smascherano un governo che della famiglia sa solo parlare salvo poi massacrarla con i fatti, anzi sarebbe più opportuno dire con il più assoluto disinteresse. Di fronte all’annuncio di default sulle politiche della famiglia siamo davvero curiosi di conoscere l’opinione del presidente del Consiglio che certo non può rimanere in silenzio di fronte a questa pesantissima denuncia. Al sottosegretario Giovanardi invece consigliamo per coerenza le dimissioni perché da tempo ad ogni occasione denuncia la ristrettezza dei fondi a disposizione, ma allo stesso tempo continua a rimanere al suo posto».