Il segretario dell’Associazione Nazionale Magistrati, Giuseppe Cascini, ritiene che il Pdl non sia legittimato ad attuare alcuna riforma sulla giustizia. “Tenuto conto che appena una settimana prima della presentazione della riforma costituzionale sulla giustizia “il Pdl ha definito gli uffici giudiziari di Milano avanguardia rivoluzionaria, a mio avviso questa maggioranza non ha la legittimazione storica, politica, culturale e anche morale per affrontare questo tema” ha detto Cascini.
“E’ una sorta di distrazione di massa sulla battaglia per il processo breve”. Il segretario dell’Anm ha poi aggiunto, intervenendo a un convegno su processo breve e riforme costituzionali della giustizia organizzato da Nichi Vendola: “L’ipotesi di riforma costituzionale è una sorta di distrazione di massa nei confronti di quanto sta avvenendo in Parlamento, ovvero la battaglia sul processo breve e l’idea diffusa anche a sinistra secondo cui Berlusconi un po’ di ragione in fondo ce l’abbia, denota una subalternità culturale e politica a un tema declinato dalla destra. Dalla sinistra vorrei una risposta realmente di sinistra”. Dire di no, ha concluso, non significa essere conservatori. La reazione del Pdl affidata alle parole di Maurizio Paniz .
“L’indegnità morale”, ribatte il membro della Consulta Giustizia del Pdl, Presidente del Consiglio di Giurisdizione e capogruppo Pdl della giunta per le autorizzazioni a procedere, “è di chi non sa rispettare i limiti del proprio compito: applicare le leggi e non farle è il suo dovere. Cerchi di farlo bene e non si permetta giudizi, vieppiù sulla legittimazione morale, di chi sta solo facendo il proprio lavoro di legislatore”. Joe Santelli vicepresidente dei deputati del Pdl: “La dichiarazione del dottor Cascini supera qualsiasi limite di tollerabilità. La legittimazione politica della maggioranza parlamentare è data dal popolo italiano e dai suoi rappresentanti democraticamente eletti”.