Ieri sera al Tg1 intervista ad Alberto Tedesco, ex assessore alla sanità nella giunta della Regione Puglia, adesso inquisito e rinviato a giudizio. Le accuse riguardo Nichi Vendola sono invece state archiviate. “Due pesi e due misure diverse fra me e Vendola”, dice il senatore del Pd al Tg1. “Il reato era lo stesso, i fatti erano risovrapponibili al 90%: c’è certamente un atteggiamento diverso da parte dei procuratori che francamente non riesco a capire”.



Prosegue Tedesco: “Quali rapporti con Nichi Vendola? Si sono interrotti dopo la rielezione di Vendola alla regione Puglia, nonostante io abbia fatto campagna elettorale per lui, l’ho anche sponsorizzato presso il presidente d’Alema.” Quali i rapporti con Michele Emiliano, gli viene chiesto: “Sono due facce della stessa medaglia, ti blandiscono e poi ti scaricano quando non gli servi più”.



Secondo quanto riporta oggi Il Giornale, “l’atto d’accusa di Tedesco colpisce ovvia­mente la magistratura barese che a suo di­re (ma lo scrive anche il gip De Benedictis, proprio nell’ordinanza con cui chiede l’au­torizzazione per l’arresto dell’ex assesso­re) avrebbe valutato in modi diversi episo­di praticamente identici evidenziati dalle informative dei carabinieri. La vicenda esa­m­inata riguardava una rimozione e una no­mina nella Asl di Lecce. E i pm avevano ini­zialmente contestato a Tedesco la concus­sione, mentre su Vendola, che a quei «mo­vimenti » diede il suo assenso, non imputa­no che un legittimo, seppur criticabile, spoil system”.