Duro scontro alle Invasioni Barbariche ieri sera tra Flavia Perina (direttore del Secolo d’Italia, quotidiano di Futuro e Libertà) e Daniela Santanché (sottosegretario alla Presidenza del Consiglio) sul ruolo della donna e la difesa dei suoi diritti.
La giornalista attacca: “Si confonde una certa categoria che ha espresso il berlusconismo con la destra, ma sono due cose diverse, il berlusconismo non è destra”. Poi incalzata da Daria Bignardi, la Perina ha commentato le iniziative in piazza delle donne dopo le intercettazioni uscite sui festini di Berlusconi ad Arcore.
“Per la prima volta questo otto marzo sarò in piazza, perché l’otto marzo ritorna ad avere un significato politico. Le donne hanno dato un esempio di cittadinanza attiva mettendoci la faccia. E’ stato un fenomeno di vivacità importante e significativo. Non teleguidato da partiti e movimenti, quello che si è visto è un popolo di italiane non categorizzabili per età, né per appartenenza politica. Non si possono mettere etichette politiche, ne di destra ne di sinistra, a quelle piazze. Un governo serio ascolterebbe le donne, cercherebbe di capire cosa succede”.
CLICCA QUI SOTTO PER CONTINUARE A LEGGERE DI SANTANCHè E LA PERINA ALLE INVASIONI BARBARICHE
Parole che non sono piaciute a Daniela Santanchè. Le due donne erano entrambe militanti di An. Ma la Santanchè rimprovera alla Perina di non averla mai sostenuta nella sua battaglia contro il velo per le donne musulmane. “Io ero al capo delle donne di AN, e non ho mai visto la Perina a una manifestazione per le donne, mi ha lasciato sola”. La Perina ha allora risposto: “Non condividevo la posizione della Santanchè di bruciare il velo davanti alle moschee. Così come mi lasciò interdetta il dito medio agli studenti in piazza. Il nostro partito ha sempre portato i giovani in piazza e difeso il diritto di manifestare. Non possiamo accettare di insultare i giovani in piazza”.
Bagarre anche sulla manifestazione dell’8 marzo. La Santanchè punge: “Mi avevate insegnato voi che l’otto marzo non si festeggia perché è una festa della sinistra”. E sull’Islam: “Non vogliamo il Corano nelle scuole”. Replica secca di Flavia Perina: “E Gheddafi a Roma allora?”.