Il Movimento 5 Stelle lancia la sfida a Fassino. Presentato venerdì scorso il candidato sindaco di Torino. Si tratta di Vittorio Bertola, 36 anni, ingegnere e imprenditore nel settore di internet e delle nuove tecnologie.
Alla presentazione della lista per le prossime elezioni piemontesi, era presente Beppe Grillo: “Questa è una grande rivoluzione: è tornare a fare una politica diversa, in modo semplice attraverso i cittadini”. Che ha aggiunto: “Chiamparino e Fassino sono gente degli anni Settanta ma io non voglio parlare di morti. Ognuno di noi si deve alzare e non fare il guardiano della politica. Bisogna dire signori è finita, bisogna azzerare questa classe politica che non è una classe ma sono dei morti e passano il tempo a parlare di Ruby e di cose che non frega niente a nessuno. Noi siamo oltre”.
Le parole del candidato sindaco, Bertola: “Noi vogliamo rappresentare le generazioni più giovani che sono escluse dal sistema, che sono condannate al precariato a vita e a non avere un futuro. Vorremmo parlare a loro”. I grillini torinesi partono con l’intenzione di governare o anche solo di piazzare due o tre consiglieri per sorvegliare, fare proposte e rappresentare “questa fetta di città che la politica di solito escluse”: “Anche noi abbiamo la competenza e l’esperienza”. Bertola annuncia: “Se per caso dovessi diventare sindaco mi impegno a prendere lo stesso stipendio dei nostri consiglieri regionali, cioè 2.500 euro al mese. Il resto sarà rifiutato o messo in un fondo per progetti a vantaggio della città”.