Incontro di Silvio Berlusconi con la stampa estera. Nel corso della conferenza stampa, il premier ha detto che non intende ricandidarsi e che il suo posto alla guida del Pdl ed eventualmente come capo del governo lo prenderà l’attuale guardasigilli Alfano.

I primi a porre dei dubbi sulla dichiarazione sono gli esponenti del suo stesso partito, ad esempio il portavoce Bonaiuti che dice trattarsi solo di ragionamenti politici e non di una decisione. Berlusconi con i giornalisti della stampa estera ha anche parlato dei processi che lo coinvolgono, definendo Ruby una mitomane, le feste a casa sua “elegantissime” e i processi una persecuzione. Tre ore è durato il botta e risposta con la stampa: «La magistratura in Italia è un cancro, una metastasi, vogliono infamarmi e distruggermi, devo liberare il paese dai giudici…» per poi paragonare certa magistratura alle Brigate Rosse. Quindi la frase chiave: a chi nelle mie condizioni non verrebbe voglia di mollare? Condizione che viene ribadita anche quando si parla dell’ex amico Gheddafi, la decisione di attaccarlo lo avrebbe posto sul punto di dimettersi.



Il ruolo futuro di Berlusconi, secondo gli osservatori, sarebbe quello di capo spirituale del partito, si potrebbe candidare come capolista in alcune circoscrizioni ma non come candidato premier. Attenzione: oltre ad Alfano Berlusconi pensa come suo sostituto anche alla Gelmini, Frattini e Sacconi.

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