Scontri e polemiche in Parlamento durante le recenti votazioni sul aleggi per la prescrizione dei reati. In particolare si è assistito a un duello tra il vicepresidente della Camera Rosy Bindi e il capogruppo Pdl Fabrizio Cicchito.

Durante l’intervento di questo ultimo, infatti, si erano alzati dai banchi del Pd cori di “P2 P2” rivolti al suo indirizzo. Secondo la maggioranza, al coro aveva partecipato anche il vicepresidente Bindi. La protesta ufficiale arriva con  una lettera del vicepresidente Pdl Cordaro rivolta al presidente della camera Fini per «esprimere la più viva indignazione ed imbarazzo per l’atteggiamento assunto da Rosy Bindi che, nel suo turno di presidenza durante la seduta del 13 aprile, ha espresso valutazioni politiche legate a giudizi personali rivolte al presidente del gruppo del Pdl». Quindi, aggiunge Corsaro, «si chiede un tempestivo giudizio nelle sedi competenti sul comportamento gravissimo». Succede tutto mercoledì sera quando Cicchito nel corso del suo intervento cita le parole di Aldo Moro («Noi non ci faremo processare nelle piazze»). E’ in quel momento che si leva il coro di “P2 P2” nei suoi confronti.



Qualche esponente del Pdl accusa Rosy Bindi di non dare esempio di parzialità. La risposta dell’esponente Pd: Per il contenuto delle mie parole leggo su Wikipedia alla voce Fabrizio Cicchitto: “Dopo essersi iscritto, fascicolo numero 945, tessera 2.232, data di iniziazione 12 dicembre 1980, alla loggia massonica P2, venne estromesso dal Psi. Riammesso nell’ottobre del 1987 da Bettino Craxi, seppure in ruoli marginali, ha poi adottato le posizioni di segretario del Psi fino alla dissoluzione del partito a causa delle inchieste di Mani Pulite”. Ho gridato la verità, onorevole Sisto… “P2, P2…”. Certo, se a me gridassero “Azione cattolica, Azione cattolica”, non mi offenderei…».



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