Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi è intervenuto telefonicamente all’assemblea di Rete Italia, l’associazione vicina al governatore della Regione Lombardia Formigoni.

«Oggi in Italia la politica è debole, a volte impotente. Noi siamo diventati dei capri espiatori, dei parafulmini della società. I poteri che contano, dall’economia alla finanza a quello pervasivo della giustizia, che in Italia è diventato un vero e proprio contropotere. Ma non gode della legittimità popolare»: sono parole del premier Silvio Berlusconi intervenuto, telefonicamente, all’assemblea  di «Rete Italia» l’associazione vicina al presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, a Riva del Garda. «Ecco perché sono necessarie le riforme – ha aggiunto – a partire dalla giustizia per garantire un corretto equilibrio tra i poteri dello Stato».



Il presidente, poi, si è detto convinto della possibilità di poter andare tranquillamente aventi con la nuova maggioranza, anche grazie al fatto che «sono finiti i veti di Fini e Casini. E’ possibile, in tal modo, «il varo della riforma dell’architettura istituzionale, della giustizia e delle tasse». Parlando della situazione a Lampedusa ha poi confermato che dovrebbero rimanere, entro sera, 2.500 immigrati, grazie agli «ultimi imbarchi». E, per far fronte agli sbarchi futuri «andrò a Tunisi a vedere se un governo non forte e non eletto riuscirà a imporsi e evitare nuove partenze». Berlusconi, rivolto direttamente al presidente Formigoni, riferendosi alle dichiarazioni di Nichi Vendola che ha definito la Lombardia la regione più mafiosa d’Italia, ha commentato: «È una cosa paradossale che ti diano del mafioso. È quasi normale se penso a quello che dicono di me». Il capo del governo ha infine ricordato che la Lombardia è la «regione meglio amministrata dell’Italia, ha la sanità migliore ed è il nostro fiore all’occhiello in Europa».



CLICCA > QUI SOTTO PER L’AUDIO DELL’INTERVENTO DI BERLUSCONI

Leggi anche

Mille bare in piazza, Bombardieri (Uil): morti lavoro inaccettabili