Il nuovo ministro della Giustizia è “pronto”. Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi dovrebbe salire al Colle alle 17 per proporre al capo dello Stato Giorgio Napolitano il nome di chi sostituirà Angelino Alfano, nominato segretario politico del Pdl. Il quale, ai cronisti che gli hanno domandato se presenterà oggi stesso le sue dimissioni, chiede semplicemente di attendere ancora solo qualche ora. Che Alfano non potesse espletare i due incarichi contemporaneamente, è apparso evidente fin dall’annuncio della nomina all’interno del partito. Trovare un sostituto, tuttavia, si è rivelato più difficile del previsto. Secondo una prima ipotesi, in pole position per la successione, pare che ci fossero il vicepresidente della Camera, Maurizio Lupi e il presidente dei deputati pidiellini Fabrizio Cicchitto. Entrambi, tuttavia, si sarebbero detti successivamente indisponibili. In seguito si è parlato di un giro di valzer ai vertici, con Frattini alla Giustizia, Tremonti agli Esteri e Lorenzo Bini Smaghi all’Economia. Anche di questa ipotesi, tuttavia, non se n’era fatto niente. Ora, con ogni probabilità, il successore del Guardasigilli sarà Francesco Nitto Palma, attuale sottosegretario al ministero dell’Interno.
Con ogni probabilità, i colloqui tra il premier e il capo dello Stato verteranno anche sul distaccamento di 4 uffici ministeriali (Economia, Riforme, Turismo e Semplificazione) al Nord, nella Villa Reale di Monza, nei confronti del quale l’inquilino del Colle a espresso perplessità e preoccupazione.